Commissioni d'asta del 17.5%
Questo cimelio è certificato da Associazione Autografia Periti Calligrafici Certificatori e garantisce al 100% l'autenticità. Il certificato non ha limiti di tempo ed è valido in tutto il mondo.
Autografo di Benito Mussolini noto politico, militare e giornalista italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 25 aprile 1945.
Autografo redatto su un menù del 1921 stampato per l'occasione della Festa dei Gagliardetti Fascisti a Mortara.
Il menù del pranzo riporta piatti di indicazione "Fascista" o derivanti dalla recente sconfitta dell'occupazione di Fiume dei Legionari di Gabriele D'Annunzio. Si può notare infatti nel testo: "Antipasto alla Fiumana, Consommè Triestino, Filetto di Bue Piccato alla Fascista, Charlotte alla Redenta".
La giornata di Mussolini a Mortara di quel giorno riserva alcune sorprese: Mussolini -che non era ancora salito al potere- si trovava nel comune di Mortara per un comizio che si sarebbe dovuto svolgere nel primo pomeriggio e con l'occasione ricevere una medaglia da parte della comunità. Tale medaglia fu consegnata allo stesso Mussolini dalla Contessa Giulia Carminati Brambilla, pseudonimo di Giulia Mattavelli, una nobil donna di Semiana, che favorita dal marito riuscì ad ingraziarsi i maggiori vertici del Partito Fascista come Cesare Forni, uomo che comanderà gli squadroni di Piemonte e Lombardia in occasione della Marcia su Roma.
Questa giornata nel comune di Mortara terminò per Mussolini con una serata danzante nel piccolo comune della Lomellina, alla quale partecipò anche la contessa Mattavelli, che convinse Mussolini a non tornare a Milano. Benito sarebbe dovuto infatti tornare a Milano per finire il numero del Popolo d'Italia, giornale di cui era redattore, ma demandò invece tale compito a suo fratello Arnaldo Mussolini così da poter per trascorrere la serata in sua compagnia e, pare, molte altre serate in seguito.
Codice articolo: AST0922
Data articolo: 09/05/1921
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 1
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 15x15