Lettera interamente autografa e firmata di Antonio d'Annunzio, celebre compositore e direttore d'orchestra, fratello di Gabriele d'Annunzio, redatta a New York il 21 Marzo 1910 corredata di busta con indirizzo (parzialmente strappato) e timbri in cerlacca.
All'interno della copiosa e personale lettera, indirizzata a Luisa d'Annunzio, Antonio comunica alla famiglia la sua tristezza per la lontananza dagli affetti cari e dai toni usati risulta anche particolarmente deluso dalla non ricezione di lettere inviategli dalla madre: "Speravo di ricevere qualche lettera da voi ma tutte le mattine nel prendere la posta rimango deluso. Sapete quante volte sono entrato nel mio studio col proponimento di scrivervi e quante volte ho dovuto rinunciarvi".
La missiva prosegue con la spiegazione del nuovo progetto di Antonio, infatti ha intenzione di scritturare Alice Nielsen, celebre cantante lirica statunitense che lavorò anche in Italia con Eleonora Duse ed Emma Calvè, avendo anche l'occasione di conoscere "Gabriele".
Gabriele continua la lettera informando la madre circa la carriera della Nielsen, spiegandole come aveva iniziato cantando in un'operetta chiamata "The singing girl", prima in Italia e successivamente al Metropolitan di New York con Enrico Caruso e la sua compagnia.
La missiva termina con un sentito augurio di bene da parte di Antonio per tutta la sua famiglia, chiedendo rassicurazioni sulle condizioni di salute di tutti e chiedendo ad Antonino (Antonino Liberi, marito di Ernestina d'Annunzio, sorella di Antonio e Gabriele), di fargli recapitare i nuovi libri di suo fratello Gabriele.