Lettera interamente autografa di Giovan Battista Marzi, celebre inventore italiano, passato alla storia per aver inventato tre anni prima di Bell e Marconi il telefono senza fili.
All'interno della lettera, inviata da Parigi ad alcuni finanziatori italiani, il Marzi spiega il meccanismo di funzionamento del telegrafo senza fili, attraverso un'antenna posta sopra la Torre Eiffel di Parigi, che dovrà collegarsi con la stazione di Laken (Belgio) in modo che il Re del Belgio Alberto I possa comunicare con il Presidente della Repubblica Francese Raymond Poincarè.
L'esperimento divenne così famoso che gran parte dei giornali europei dell'epoca dedicarono ampio spazio all'avvenimento.
La missiva deve essere considerata come estremamente rara e di grande importanza per la storia del telefono Italiano: fu proprio nel 1914 che la stazione di Laken fu distrutta a seguito dello scoppio della I Guerra Mondiale e ne seguì l'invasione del Belgio da parte della Germania, distruggendo così il lavoro del grande scienziato belga Robert Goldschmidtt, collaboratore di Marzi per la realizzazione del telegrafo senza fili.
La missiva è accompagnata dalla busta interamente manoscritta del Marzi.