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Lettera firmata da Napoleone Bonaparte celebre politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta età napoleonica.
Lettera in francese, firmata “Napol”, inviata al Duca di Feltre e redatta da Parigi, il 22 Marzo 1811 con biglietto di avvenuta ricezione appuntato al foglio ed indirizzato al generale Gérard.
Con la presente comunicazione, molto importante viste le dinamiche militari e politiche dell’epoca, Napoleone richiede di controllare la costa dopo il porto di Civitavecchia fino a Terracina.
Nella lettera indirizzata al Duca di Feltre, l’Imperatore ordina al Generale Miollis (Sextius Alexandre François de Miollis) di occuparsi del compito. Nel 1807 divenne comandante delle truppe francesi in Toscana e il 3 febbraio 1808 occupò la città di Roma con una divisione, comportandosi tuttavia con moderazione nell'eseguire i severi ordini ricevuti nei confronti di Pio VII e della regina di Etruria, Maria Luisa di Borbone-Spagna. Rimase governatore degli Stati pontifici fino al 1813.
La lettera è da considerarsi particolarmente interessante visto il poco materiale autografo di Napoleone Bonaparte afferente ai porti di Terracina e Civitavecchia.
Lettera impreziosita dal taglio oro, come di consueto per le missive personali di Napoleone.
A rendere davvero unico questo lotto, è la presenza di due piccole buste che racchiudono un presunto tesoro. Pur non essendo possibile certificare e dichiarare con assoluta certezza quanto riportato da un'antica mano possiamo leggere:
"Pezzi della cassa di Piombo, prima delle tre ove erano raccolti i resti di Napoleone I" e ancora "Pezzo della cassa che conteneva il Corpo di Napoleone I".
La storia è poco nota ma ancora oggi nasconde un mistero, quello del reale luogo di sepoltura di Napoleone Bonaparte.
Come tutti sappiamo, il Piccolo Caporale morì nel 1821 nella remota isola di Sant'Elena e qui venne sepolto esattamente con tre casse, una di ferro bianco, a contatto con il corpo, una di piombo ed una di legno come descritte sulle due buste.
Per volere di Re Luigi Filippo, il corpo di Napoleone venne esumato ed ebbe inizio il mistero: le descrizioni del corpo non corrispondevano a quelle riportate nelle cronache del 1821, così come la maschera mortuaria ed altri fregi (tra cui dei preziosissimi speroni d'argento) mancanti o sostituiti. Le supposizioni furono tantissime e si arrivò a pensare che furono gli inglesi a sostituire il corpo e tumularlo presso l'abbazia di Westminster quasi far per dispetto all'Imperatore.
Purtroppo non abbiamo la certezza che i due piccoli pezzi di piombo ed il listello di legno siano realmente quelli della tomba ma possiamo cronologicamente collocarli proprio nella prima metà del XIX secolo (1840-1850) dalla grafia riportata sulla busta.
Altro fatto noto è che dopo il 1821 moltissimi cimeli afferenti a Bonaparte a Sant'Elena vennero presi come souvenir e rivenduti o regalati ad alti dignitari come ad esempio la carta da parati delle stanze e pezzi di stoffa o tessuto presenti nell'abitazione.
Lotto unico di grande interesse.
Codice articolo: AST0323
Data articolo: 22/3/1811
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 1
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 23x18.4