Lettera interamente autografa di Benito Mussolini, politico e militare italiano, redatta su carta intestata del Popolo d'Italia il 6 Aprile del 1921, inviata a Leandro Arpinati, capo dello squadrismo bolognese insieme a Dino Grandi e Gino Baroncini.
All'interno della bellissima lettera il futuro Duce comunica all'Arpinati di aver gradito l'entrata "trionfale" riservatagli a Bologna ed aggiunge: "È stato anche il trionfo della tua fervida attività e di quella dei tuoi amici... Ricorderò per sempre le giornate del Fascismo Bolognese".
Alla lettera seguono indicazioni operative che rivelano la volontà di Mussolini di apparire, più innovatore che rivoluzionario: "Ora ti prego di consolidare il movimento, seguendo queste due direttive Generali: 1° Limitare l'uso della violenza allo strettamente necessario e impiegarla cavallerescamente; 2° Penetrare nella campagne.
Si ricorda che dopo il successo di Bologna, Mussolini si sarebbe recato da Gabriele d'Annunzio al Vittoriale degli Italiani.
A Bologna, nel 1921 Mussolini istituì il Natale di Roma (festa del lavoro in contrapposizione alla festa comunista del 1 maggio).
Alcuni restauri conservati eccellentemente eseguiti; lettera di incredibile interesse.