AUTOGRAFO DI FILIPPO TURATI LETTERA PER DUCE MUSSOLINI E GOVERNO FRANCESE

Lotto 220

FILIPPO TURATI

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Meravigliosa e rarissima lettera interamente autografa di Filippo Turati redatta a Parigi il 13 Luglio 1928.

Filippo Turati è stato un politico, giornalista e politologo italiano, tra i primi e più importanti leader del socialismo italiano e tra i fondatori, dell'allora Partito dei Lavoratori Italiani divenuto in seguito Partito Socialista dei Lavoratori Italiani ed infine Partito Socialista Italiano.

A seguito delle sue ideologie, il partito di Turati fu il più bersagliato dalla reprimenda fascista, tanto da costringerlo nel dicembre del 1926 a lasciare furtivamente l'Italia per trasferirsi a Parigi ove continuò, seppur con grande distanza, la sua politica contro il regime.

La missiva ha lo scopo di informare circa alcuni importantissimi retroscena della politica estera, sull'asse franco-italiano, a seguito del discorso di Benito Mussolini del 5 giugno 1928. Parlando al Senato, il Duce affermò la linea del revisionismo in politica estera, dichiarando che i trattati stipulati dopo la prima guerra mondiale rimanevano validi, ma non erano da considerarsi eterni e immutabili.

Vengono citati alcuni tra i principali attori della politica francese ed i loro approcci circa le tematiche sull'immigrazione che, secondo Turati, sono oltremodo discutibili e doverose di intervento per resistere alla linea ricattatoria adoperata da Mussolini. 

Data la rilevanza dello scritto, riportiamo di seguito il testo integrale:

"Ieri sera mi hai accennato alla signora di Poincaré … (Raymond) Io non intendo, in questo momento, di chiedere ufficialmente un’udienza né a Poincaré né a Briand (Astrid) (per Painlevé (Paul) siamo d’accordo che non ce n’è bisogno). Ma credo che, se l’occasione si presentasse di vederti magari e meglio fuori dal ministero e potessimo informarti un po’ meglio delle cose italiane, di cui sono ignorantissimi, ciò non sarebbe senza vantaggio, sia per ottenere una maggiore resistenza verso le richieste ricattatorie del duce, sia per sostenere un po’ più i nostri emigrati onesti all’arbitrio della polizia francese, che, sotto le suggestioni dell’ambasciata che ha proprii emissarii alla Prefecture de Police e forse alla Société Generale e al ministero degli interni, esercita il famoso diritto d’asilo in modo molto curioso, molestandoli, espellendoli (sotto maschera magari di refondement di cultura economica), senza una ragione al mondo, anche se sono qui ben collocati a lavoro sotto ditte amiche che attestano di avere bisogno. ?Più di una volta deputati amici, come Blum (Leon), Grumbach, Boncoeur. ect, mi parlarono d’interviste coi ministri ma poi non se ne fece nulla: e ora, che la Camera è in vacanza e tutti vanno in campagna, se ne farà ancora meno. Eppure qualche contatto sarebbe utilissimo. Mercé un colloquio con Barthon, ottenne, per esempio che si ricusasse l’estradizione di Oberti (che ieri stesso fu liberato), risultato importantissimo perché la domanda si mascherasse sotto la specie di una querela privata per debito comune: per cui il diniego giova a tutti e in sostanza si … che il governo francese ricusa di consegnare la designate vittime a una banda di briganti.??(Postilla laterale) ?A Barthon mando la Aventure Italienne di Silvio Trentin, dacché desidero egli essere stesso di essere un poco informato delle cose nostre!  ??Il caso particolare dovrebbe, nello stesso interesse della Francia (oltre che della giustizia) diventare capo generale, meglio generale di condotta.?Se tu puoi influire in questo senso farai cosa ottima e non c’è bisogno del mio intervento se questo può essere utile, dovrebbe essere desiderato e richiesto; mi pare anzi che non sarà utile se non a questa condizione. Non abbiamo nulla da limosinare. Possiamo invece informare. Il resto verrà da sé.?Lietissimo del nostro colloquio (ultra confidenziale) di ieri sera, ti stringo cordialmente la mano. ??Affezionatissimo ?Filippo Turati.??Credo l’abbia già avuto per altra via. Comunque ti lascio, da spostare, il nostro catalogo della Esposizione di Colonie, che credo in agosto trasporteremo a Bruxelles dove anderò pel congresso internazionale."

Bellissima lettera da collezione.


Codice articolo: AST0923

Data articolo: 13/07/1928

Pagine: 4

Pagine manoscritte: 3

Condizioni: Ottime

Dimensioni: 27x21

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