Commissioni d'asta del 17.5%
Questo cimelio è certificato da Associazione Autografia Periti Calligrafici Certificatori e garantisce al 100% l'autenticità. Il certificato non ha limiti di tempo ed è valido in tutto il mondo.
Lettera interamente autografa di Ippolito Pindemonte, poeta neoclassico precursore del romanticismo.
Pindemonte scrive in risposta ad una lettera ricevuta nella quale il Centofanti gli sottoponeva dei sonetti scritti per l'astronomo Cagnoli; egli crede che il decimo incontrerebbe il favore della Signora Bruschi, che si duole di aver incontrato solo una volta, e si trova d'accordo con Centofanti che l'undicesimo sonetto ricordi l'opera di Tasso. Gli racconta poi che tra pochissimi giorni sarà pubblicato il primo tomo delle sue traduzioni dell'Odissea e subito dopo andrà in stampa il secondo, e gli promette che farà si che abbia una copia del primo al più presto.
La lettera è redatta su carta ad alta grammatura. Il foglio ha il bordo sinistro irregolare con parziale perdita di testo, tuttavia se ne coglie il senso. Sono presenti tracce dell'apposizione del sigillo, in alto e in basso. Sul retro, si trovano i timbri della città di Verona e la data di partenza della lettera, il 6 maggio.
Codice articolo: FINFAG162-0916
Data articolo: 20/04/1822
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 2
Condizioni: Buone
Dimensioni: 23.8x18.4