Rarissimo manoscritto contenente i dettagli dell'editto della Gran Principessa di Toscana e Governatrice di Siena Violante di Baviera, realizzato nel 1729 ed entrato in vigore nel 1730.
Il manoscritto, che contiene tutte le delimitazioni territoriali delle varie contrade, fu una vera e propria novità per Siena: prima del 1729 infatti le contrade non avevano una precisa identità territoriale e dibattevano sui confini con le contrade confinanti.
A seguito dell'editto a Siena furono soppresse sei contrade delle ventitré, ma la motivazione per cui furono soppresse è ancor avvolta nella leggenda. Alcuni sostengono che furono rimosse a seguito di una disputa (la contrada della Spadaforte, una delle sei che furono coinvolte dall'editto reclamava per se la vittoria del Palio del 1675, nonostante fosse stato vinto dalla contrada della Lupa), per altri l'a invece che furono soppresse per non avere più partecipato all'attività pubblica, infatti le contrade anticamente erano distinte sopratutto per le compagnie militari che gestivano come delle milizie private all'interno della città.
Le contrade soppresse dopo l'editto furono le seguenti: Leone, incorporato dalla contrada dell'Istrice; Gallo, incorporata dalla Selva, Civetta e Oca; Quercia, incorporata dalla Chiocciola; Orso, incorporata dalla Civetta; Spadaforte, incorporata da Leocorno e dalla Torre e la contrada della Vipera, che fu incorporata dalla Torre.
Il manoscritto è databile intorno alla seconda metà del XVIII secolo, quasi contemporaneo all'editto della Reggente Senese Violante di Baviera.
Per la città di Siena l'editto servì per regolamentare la corsa del Palio, ponendo alla fine alle innumerevoli dispute che si erano create nel corso dei secoli per stabilire la vera territorialità delle Contrade.
I manoscritti riguardanti il Palio di Siena sono estremamente rari e di difficile reperibilità, ancora di più se sono redatti in concomitanza dell'editto della Gran Principessa di Toscana e Reggente della Città di Siena Violante di Baviera.