Bellissima lettera interamente autografa e firmata di Giuseppe Mazzini celebre patriota, politico, filosofo e giornalista italiano. Esponente di punta del patriottismo risorgimentale, le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla formazione dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d'Italia lo costrinsero però alla latitanza fino alla morte poiché egli fu convinto sostenitore dell'istituzione repubblicana contro la monarchia sabauda. Le teorie mazziniane furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l'affermazione della democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato.
Lettera in inglese, indirizzata ad un amico non specificato.
La missiva è da considerarsi estremamente rara e di elevato interesse: pur non essendo specificato l'anno, possiamo facilmente collocare la datazione della stessa nel 1865.
"Caro amico,
Il mio amico, Signor Barker, ha tenuto delle conferenze sull'Italia, Garibaldi e il ns. Partito Nazionale a Londra, poi altrove, e ora ha intenzione di dare queste conferenze a Oxford, da dove egli desidera - se possibile - ripeterle a Liverpool. Le sue conferenze dovrebbero essere due. Esse sono decisamente buone, Il Signor. T.W.Barker è lo scrittore di una lunga lettera sull'Italia apparsa sul Times qualche anno fa sotto il titolo "Un Viaggiatore in Italia". Egli è al corrente di quest'argomento. È membro del Consiglio Esecutivo degli Amici d'Italia.
C'è un'eventuale possibilità che le sue conferenze riscontrino dell'interesse? Volete Voi insieme ai ns. amici Signor Rawlings, ecc. occuparVi di questo? Vogliate essere così gentile da farmi sapere una parola in proposito.
Avete venduto qualche fotografia di Garibaldi?
Temo che se non attacchiamo l'Austria sulla terre Veneta entro due mesi, la Polonia - nervosa come è - soccomberà.
Spero che stiate tutti bene. Io no, ma nonostante ciò continuo a lavorare quanto posso.
Sempre con riconoscenza, il Vs. Joseph Mazzini
17 febb.
12, Onslow Terrace
Fulham Road, S.W.".
Pur di attuare la propria linea, il Mazzini servendosi di un intermediario, si spinse fino a intavolare una trattativa segreta con il re per la liberazione del Veneto, un obiettivo su cui tra il 1864 e il 1865 continuò a investire armi e denaro senza ottenere che avesse luogo quell’inizio di conflagrazione generale che teorizzava da tempo e in cui nel 1863 l’insurrezione della Polonia lo aveva indotto a sperare prima che la Russia intervenisse a reprimerla.
Cimelio da considerarsi particolarmente raro vista la scarsità di materiale autografo di Giuseppe Mazzini di elevato contenuto storico in quegli anni.