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Importantissimo e rarissimo documento degli albori della Rivoluzione Francese.
Antoine René Boucher, sindaco ad interim della città di Parigi, scrive al Presidente della neonata Convenzione Nazionale, l’assemblea esecutiva e legislativa istituita dalla Rivoluzione Francese all’indomani dell’abolizione della monarchia, avvenuta il 21 settembre 1792.
Il sindaco ad interim discute con il Cittadino Presidente, Jean François de la Croix (che sarà ghigliottinato per lo scandalo della Compagnia delle Indie), le direttive procedurali della Convenzione Nazionale su richiesta del Ministro degli Interni Jean-Marie Roland Visconte di Platière (che morirà suicida l’anno successivo) e richiede inoltre di avere rassicurazioni circa lo stato di sicurezza del Tempio in ragione del “deposito” che vi è contenuto e quali sono le disposizioni dei Cittadini (i membri della Convenzione Nazionale) in proposito. Chiede infine quali siano “le fedi che si debbono aggiungere al rumore e alle preoccupazioni che stanno ancora cercando di seminare.”
Per poter meglio comprendere l’importanza e la gravosità delle parole scritte da Boucher è necessario andare alla Parigi di quei giorni. È il 9 ottobre 1792, Parigi si sta lentamente ed a fatica risollevando dai Massacri di Settembre quando oltre seimila detenuti, sotto lo sguardo inerte delle autorità, vengono giustiziati sommariamente dalla folla rivoluzionaria con l’accusa di essere filo-monarchici, dando l’avvio a ciò che pochi mesi dopo sarà ricordato nei secoli come il Regime del Terrore giacobino. Luigi XVI, assieme alla famiglia reale e ad alcuni servitori, viene imprigionato il 13 agosto 1792 nella Torre del Tempio in attesa di giudizio.
Egli, assieme alla sua famiglia, viene detenuto nella Piccola Torre della prigione del Tempio fino al 26 settembre 1792, quando sarà trasferito nella Grande Torre. È dunque lui, o fors’anche l’intera famiglia reale, il “deposito” contenuto nella prigione del Tempio a cui allude Boucher, un deposito da tenere al sicuro da un’eventuale recrudescenza dell’ondata di inaudita violenza appena sopita.
Le parole successive confermano poi, con granitica realtà, ciò che è stato supposto dagli storici della Rivoluzione Francese e cioè che il Massacro di Settembre sia stato fomentato a tavolino da personaggi come Danton,
Marat ma certamente da Jean Claude Hippolyte Méhée de la Touche, segretario del Comune di Parigi nonché spia in Russia al servizio di Mirabeau e La Fayette, l’Avvocato Sulpice Huguenin e Jean-Lambert Tallien. Ed è proprio a questo proposito che il Sindaco ad interim della città di Parigi si pronuncia, probabilmente avendo timore di perdere egli stesso la testa tramite la ghigliottina, chiedendo velatamente al Cittadino Presidente la condotta che dovrà tenere come Primo Cittadino della Città.
Antoine René Boucher appone la sua firma sul prezioso documento.
Lettera redatta a Parigi, il 9 ottobre 1792 Anno 1° della Rivoluzione Francese, a soli 18 giorni dalla sua proclamazione.
Codice articolo: FDAST0924i
Data articolo: 9/10/1792
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 1
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 31.5x20.4