Commissioni d'asta del 17.5%
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Lettera interamente autografa di Gabriele D'Annunzio, poeta, scrittore e patriota.
D'Annunzio scrive a Giovacchino Forzano con tono amicale e scherzoso, chiamandolo Forzuto Forzano. Presumibilmente gli invia, insieme alla lettera, dei telegrammi, e gli raccomanda di far vedere a Poldo quello firmato dal Ministro Fedele (Pietro (?) Ministro Istruzione 1925-1928). Manda, sebbene specifichi non a lui ma agli amici, l'olio "spumoso" e la Cerasella di Frate Ginepro, per il quale chiede scherzosamente il 30% di commissione.
Giovacchino Forzano fu un regista e librettista amico personale di Benito Mussolini che partecipò a molte produzioni nel periodo fascista. In particolare nel 1927 curò la rappresentazione presso il Vittoriale degli Italiani de "La Figlia di Iorio".
La lettera è redatta su carta con l'intestazione "Ardisco Non Ordisco", motto coniato dopo il discorso al Mausoleo di Augusto nel maggio 1919, dal quale poi ebbe origine il mito della "Vittoria Mutilata", che dava vita al malcontento per le supposte mancate ricompense dovute all'Italia dopo il Primo conflitto Mondiale, e l'impresa di Fiume.
Il motto è inscritto nella parte superiore di un rettangolo, con un carattere tipico del ventennio; nella parte sottostante, è rappresentata una mano che distrugge una ragnatela bianca su sfondo nero. La mano è disegnata con tratti tipici delle illustrazioni propagandistiche del periodo fascista, chiusa a pugno e definita da righe che mettono in evidenza la forza dell'atto.
Il foglio presenta alcuni strappi sul bordo inferiore e a destra, e una mancanza in basso a destra. Non c'è perdita di testo.
Codice articolo: FINFAG176-0927
Data articolo: 0/0/0
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 1
Condizioni: Discrete
Dimensioni: 33x24.5