Commissioni d'asta del 17.5%
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Lettera interamente autografa con firma di Pompeo Litta Biumi, storico, militare e uomo politico autore dell'importante volume "Famiglie celebri italiane" (1824).
La missiva, diretta al Marchese Pietro Bourbon del Monte di Santa Maria è inerente ad una controversia sorta tra l'Abate Antonio Rosmini e alcuni Gesuiti.
Si comprende infatti dal testo: "L'Abate Rosmini tirolese ha stampato e stampa tuttavia le cose sue di morale e teologica. Qui de' preti poco lo capiscono, ma egli per verità è molto oscuro. Fu scritto contro di lui col titolo di Eusebio, e il lavoro si attribuisce a mano Gesuitica. Rosmini rispose col Contr-Eusebio. Ebbe una seconda aggressione, ed egli stampò la seconda difesa, che non fu pubblicata. Di questa difesa aveva dato il manoscritto a Monsignor Turi, ordinario del Duomo, siccome censore ecclesiastico. Turi, venerando il nome, non lesse e firmò. Passato il manoscritto alla censura civile, l'ab. Colonnetti si meravigliò. Da qui nacque un incaglio, giacché il censore ecclesiastico fu avvertito e da ciò ne venne che l'Arcivescovo ne fu informato. Questi andò nelle smanie che si volesse togliergli la pace. Rosmini fece umile lettera, pronto a rimettersi, ma finì poi a ritirare tutti i fogli già stampati, giacché il Turi aveva ritirato, come Censore, la sua firma. Rosmini nell'opera non parlava di Gesuiti, ma combatteva contro Escobar, Lessio, Le Tellier ecc. tutti gesuiti promotori di morale larga. Dicono poi che il Papa facesse dire zitto all'orecchio de' due partiti. Forse temeva di dover formar nuovamente una nuova Congregazione De Auxiliis...".
La lettera può essere datata grazie al contenuto e redatta pertanto intorno al 1840-1845.
Codice articolo: MFAST0322
Data articolo: 0/0/0
Pagine: 4
Pagine manoscritte: 3
Condizioni: Buone
Dimensioni: 18.5x15