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Stima: 1.500 - 2.000€
Descrizione:
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:00
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Meraviglioso manoscritto rilegato in pergamena dal titolo “Lunario Senese” del 1791 che raccoglie tutte le informazioni dell’anno riferite alla città di Siena, comprese le feste delle Contrade e del Palio. Il libro è suddiviso in varie sezioni molto eterogenee tra loro ed intervallate da carte bianche, che raccontano e raccolgono importanti avvenimenti futuri per la città senese.
La prima parte è dedicata alle feste con un calendario suddiviso per mesi ove l’autore ha condensato informazioni circa le feste delle parrocchie, chiese e strade di Siena, con curiose anticipazioni meteo estrapolate basandosi sulla posizione del sole all’interno di una specifica costellazione.
Come è facile immaginare vengono citate più volte le contrade di Siena ed il 2 luglio ed il 15 agosto (anticamente queste erano le date della Carriera) oltre a raccogliere importanti informazioni circa il Palio e tutte le attività ad esso connesse.
Al termine del calendario viene inoltre descritta l’eclissi per il 1791, una anulare del 4 gennaio a noi invisibile, ed una totale del 27 giugno visibile.
Nella seconda parte, molto nutrita, si informa il lettore riunendo tutte le tariffe ed i prezzi per Siena ed il Granducato riguardo ai generi alimentari, come grani, cereali, stoccafisso, baccalà e vini, seguendo poi con metalli, lino, polvere da sparo coralli e molto altro.
Nella terza sezione invece sono riportati gli orari, le partenze delle lettere e dei corrieri da Siena per tutta l’Italia e l’Europa.
Termina il volume con altri dati sulle Contrade (come le antiche Quarantore), sul carnevale da svolgersi in città e sul lotto.
Pagine: 25 carte bianche e 45 carte manoscritte.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:01
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Stima: 700 - 1.000€
Descrizione:
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:02
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo del grande anatomista e fisiologo tedesco Friedrich Tiedemann, realizzata a Francoforte l'11 maggio 1854 ed indirizzata ad un dottore non ben specificato.
Nella presente missiva il dottore condivide con il destinatario informazioni circa alcuni studi effettuati sugli animali: il Professor Tiedemann infatti, ricoprì per oltre un decennio la carica di Professore di Zoologia all’università Bavarese di Landshut, per poi terminare la sua carriera universitaria a Heidelberg.
Nel corso della sua grande carriera Universitaria il Tiedemann venne inoltre nominato membro dell'accademia Reale di Svezia, Accademia che pochi anni dopo avrebbe dato vita al Premio Nobel, per le ultime volontà dell'Inventore della dinamite Alfred Nobel.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:03
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Stima: 1.800 - 2.200€
Descrizione:
Rarissimo documento su pergamena a nome di Pandolfo Malatesta, terzo di questo nome nel casato Malatestiano. Pandolfo, grandissimo condottiero che combatté importantissime battaglie a cavallo tra il 1300 ed il 1400, fu signore di Fano e Brescia ma preferì di gran lunga il campo di battaglia all’amministrazione delle sue Signorie. È proprio in seguito alla vittoria che lo porterà ad ottenere dal Ducato visconteo la signoria di Brescia che viene redatto questo documento. L’insediamento del guelfo Pandolfo a Brescia scatenò le ire dei nobili ghibellini bresciani e chi non decise di sottostare al nuovo Signore subì una repressione piuttosto severa e decisa. Tuttavia la lungimiranza del condottiero, abituato al campo di battaglia piuttosto che agli intrighi di corte, lo portò ad attuare una politica di conciliazione che avvenne proprio con la revoca del bando emesso verso i fuoriusciti, primi tra tutti Folco Maggi. Folco Maggi era l’esponente del ramo più potente della Famiglia bresciana dei Maggi ed anche lui era stato colpito dal bando. Con questo atto Pandolfo III Malatesta revoca il bando a Folco Maggi e lo reintegra nella sua posizione nella nobiltà bresciana restituendo a lui e alla sua famiglia potere e possedimenti. Successivamente Folco Maggi sarà addirittura nominato temporaneamente commissario “super bona rebellium”. È il 29 gennaio 1406, e proprio questo documento sancisce l’inizio della restaurazione della Signoria di Brescia ad opera di Pandolfo Malatesta che vedrà prosperare la Signoria per gli anni a venire grazie alla visione inclusiva e di pace del condottiero.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:04
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Stima: 800 - 1.000€
Descrizione:
Incredibile lettera manoscritta con autografo del Governatore di Gera d'Adda Francesco Bernardino Visconti, figlio di Sagramoro II e parente in linea diretta del capostipite visconteo Ottorino Visconti.
Lettera redatta il 15 luglio 1491 ed indirizzata a Bartolomeo Calco, celebre segretario del Ducato di Milano.
Con la presente missiva il Governatore di Gera d'Adda comunica al segretario Ducale di aver incontrato l'ambasciatore milanese a Venezia, Battista Sfondrato, riguardo la situazione sul Bergamasco. Con ogni probabilità vengono prese importanti decisioni circa alcune fortificazioni da realizzare sul confine tra Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia al fine di prepararsi alla futura invasione dei Re di Francia Carlo VIII e Francesco I.
Nella seconda parte della copiosa lettera, Bernardino Visconti comunica inoltre le sue considerazioni circa un'unione (sicuramente si tratta dello sposalizio tra Ludovico il Moro e Beatrice d'Este, convolati a nozze pochi mesi prima).
Missiva di grande interesse circa la storia milanese ai tempi di Ludovico il Moro.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:05
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Motu proprio promulgato dal Signore di Novi Pietro di Campofregoso contro l’eccessiva ed incontrollata proliferazione dei colombi domestici e selvatici nel territorio della sua signoria. Campofregoso ordina quindi che vengano cacciati i volatili, considerati estremamente dannosi per le piante fruttifere ed autoctone, con reti e corde da tendere alle finestre e sui tetti. Proibisce inoltre l’allevamento dei colombi nelle piccionaie delle case. L’editto, redatto su carta vergata con iniziale ornata, è stato redatto a Novi, il 17 Aprile 1515 e poi trasmesso al Prefetto per la sua immediata attuazione.
Pietro di Campofregoso appone la sua firma (Petrus Manu Propria) ed il sigillo in cera e carta.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:06
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Stima: 6.000 - 8.000€
Descrizione:
Importantissima lettera dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d’Asburgo indirizzata a Ferrante I Gonzaga, Conte di Guastalla e Principe di Molfetta, condottiero ed uomo di fiducia dell’Imperatore. Fu proprio Carlo V che nel 1535 lo nominò Viceré di Sicilia, carica che ricoprì fino al 1546. È proprio in seno a questa carica che l’Imperatore scrive questa incredibile missiva utilizzando, data la sua enorme importanza strategico-militare, un codice cifrato. Carlo V, che ricordiamo essere stato uno degli Imperatori più potenti di tutti i tempi, era giustamente ossessionato dai complotti e dagli attentati, ed utilizzava questa metodologia scrittoria solo ed esclusivamente per i documenti che avevano un importantissimo peso nella gestione dell’Impero. È infatti con questa lettera che Carlo V impartisce al fidato condottiero Ferrante I le sue istruzioni per gestire le trattative con Khair-al-Din, meglio conosciuto come il Corsaro Barbarossa. Per comprendere al meglio il senso ed il contenuto della missiva, datata 2 giugno 1537, è necessario porla nel corretto contesto storico. È il 1537: la flotta ottomana, al comando del Corsaro Barbarossa sta mettendo a ferro e fuoco le coste della Puglia e del sud Italia. Ferrante Gonzaga, di stanza a Mantova dopo l’avanzata della Guerra di Francia, viene inviato dall’Imperatore in Sicilia, dove trova una situazione disastrosa e, convocato il Parlamento, raccoglie ingenti fondi per contrastare l’imminente minaccia di un’invasione ottomana e predispone nuove difese delle coste e armamenti. Nello stesso tempo si dedica, mentre comunque gli scontri infuocano, ad un’importantissima azione diplomatica imbastendo, nell’aprile 1537, le basi di un accordo tra l’Imperatore e Barbarossa, e sostenendo verso Carlo V le richieste del Corsaro, che si impegnava a cessare gli attacchi se fosse stato posto a capo di uno stato barbaresco da Algeri a Tunisi, alleato della Spagna e legato all’Imperatore da un vincolo vassallatico. Il 2 giugno, con questa lettera inviata da Valladolid, Carlo V risponde al suo braccio destro Ferrante Gonzaga dettando le sue regole e permeando la lettera stessa di enormi complimenti verso il suo operato, confermandogli la sua piena fiducia e rimarcando così il profondo rapporto di stima e fedeltà che legava il Gonzaga al suo Imperatore. Trascriviamo di seguito le parti in chiaro della lettera, tradotte dallo spagnolo rinascimentale: “Devono distribuire in quei due regni, di cui noi siamo padroni... che prima di lasciarli... devono andare in quel regno e anche se fosse possibile senza farne molto bisogno in Agnelrey / e affidiamo ad un tanto che se il bisogno là lo può soffrire, chiediamo che il re non vi dia il permesso / di mandarvi i detti / e con questo cerchiamo di sollevarvi di alcune delle tante cosa c'è da compiere / e se è così sia fatto / per tempo in modo che prima del bisogno della (...)/ e si metta in ordine l'agnello in quello che doveva servire quando arriverà / certo l'ultimo avviso che abbiamo / come è stato detto prima, speriamo che quei regni siano posizionati in modo tale che possano ricevere pochi danni, soprattutto se per allora dovesse arrivare/ che gli viene tutto inviato per fare ciò che quello che più ti aggrada e/ bisogna tenere conto che farà tutto quello che potrà/ ti abbiamo mandato istruzioni/ con tutta la brevità possibile/ con quanto ci sarà promesso di /quanto più conviene seguire i bisogni che gli vengono offerti, e finalmente / sarà fatta la necessaria promessa per / fra le altre cose convenute per la felicità / che egli da parte sua provvederebbe che / che era cosa molto conveniente sia per / che per / ma ciò cessa perché non voleva / per lo stesso motivo di aver acconsentito / il quale, ritenendo il / si era offerto di dare ordine come opportuno / quello che in questo / era necessario di fare e si vorrebbe /in cosa capirebbe il nostro ambasciatore in L26 Ma va notato che /devono essere tali da servire nella difesa di/ e per questo sarà (...) Che in questo caso rimarrebbero/se fosse necessario, l'ho detto e perché altrove non sembra che in alcun modo/ragionevole sicurezza e fatica/si possa avere. Vi abbiamo parlato di questo perché sappiamo di cosa si tratta e anche per avvertirvi che nel caso in cui altri /potessero passare su/quel regno e al posto loro voleste andare o andare, sarebbe necessario/in un luogo forte o di tale importanza che qualcuno potrebbe/ cosa che in tal caso va fatta/ come tu sai fare.” Seppur mancanti le parti cifrate, scritte utilizzando un codice che per la sua estrema complessità a tutt’oggi trova grande difficoltà nella sua decrittazione, dato che si conoscono vari codici di Carlo V ancora non risolti, leggendo le parti in chiaro possiamo senz’altro percepire l’estrema delicatezza ed importanza del contenuto di questa lettera, dove l’Imperatore che regnava sull'impero dove non tramonta mai il sole affida a carta ed inchiostro una missiva che contiene il suo pensiero più intimo e segreto per risolvere tramite il suo Primo Condottiero una questione assai grave che stava costando all’Impero stesso migliaia e migliaia di vite ed un incredibile dispendio di risorse. Il documento presenta alcune mancanze al fondo che non ne compromettono minimamente la comprensione. Presente l’inconfondibile autografo dell’Imperatore Carlo V “Yo el Rey” ed il sigillo imperiale della Casa d’Asburgo.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:07
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo di Sforza Pallavicino celebre condottiero, capitano generale della Serenissima e marchese di Cortemaggiore e Busseto. Presente il foro di filza al centro ed alcuni difetti del supporto in testa al documento senza perdita di testo.
La lunga lettera è stata redatta da Bergamo il 28 settembre 1561 e riporta importantissime informazioni circa alcuni assassini da catturare:
“…certi miei sudditi, i quali han fatto nelle mie giurisdizioni mille assassinamenti et omicidi insieme con due altri pur omicidi supplicai che mi facesse grazia di farli mandare via, et così fece, aggiungendo che se fossero ammazzati in questo stato, si intendessero ben ammazzati, et presi vivi si mandassero in galea perpetua…”
Il condottiero continua poi dando disposizioni sul trattamento dei suddetti assassini indicandone in calce i nomi: “…la vogliono dar ricapito a questi assassini, i nomi de’ quali saran qui sotto scritti, et scacciarli dalle sue Terre, acciocché possino esser castigati secondo il merito loro, che oltre che la farà cosa degna di lei ed onorata a me farà sommo piacere…”
Firma interamente autografa “Come Fratello, Sforza Pallavicino”.
Sigillo in ceralacca e carta perfettamente conservato al retro.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:08
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Stima: 280 - 350€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo di Margherita Maria Farnese, Duchessa di Modena per matrimonio.
Missiva redatta a Parma il 15 dicembre 1711 ed indirizzata al nobile tenente di Milano Annibale Visconti.
Con la presente lettera, la Duchessa consorte di Modena e Reggio invia al militare Annibale Visconti gli auguri per il Santo Natale.
Nel corso della sua grande carriera militare, Annibale Visconti fu nominato feldmaresciallo dell'Esercito Imperiale e partecipò ad una delle più importanti battaglie del suo tempo, l'assedio ottomano di Vienna.
La Farnese fu Duchessa di Modena e Reggio per solo due anni, dal 1692 al 1694, a seguito della morte dello sposo Francesco II d'Este.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:09
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Stima: 220 - 250€
Descrizione:
Decreto con autografo del Primo Re d'Italia Vittorio Emanuele II di Savoia, redatto dalla residenza estiva di Sant'Anna di Valdieri il 23 giugno 1874. Nel decreto il Re d'Italia nomina Giacomo Piazza, Feliciano Bobbio, Francesco Moretti e Leopoldo Morelli ufficiali sanitari in riserva dal 1° gennaio 1875.
Decreto controfirmato da Cesare Francesco Ricotti-Magnani in qualità di Ministro della Guerra.
Decreto dal contenuto interessante anche dal punto di vista risorgimentale.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:10
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Decreto con autografo del secondo Re d'Italia Umberto I di Savoia, redatto a Roma il 23 Dicembre 1880.
Con il presente decreto, Umberto I di Savoia nomina Giuseppe Zurria rettore della Regia Università di Catania, la più antica della Sicilia, istituita per volontà di Alfonso d'Aragona nel 1434.
Giuseppe Zurria, nel corso della sua carriera accademica ha ricoperto le cariche di professore di matematica sublime, astronomia e calcolo differenziato integrale, tutte cariche ricoperte per l'ateneo catanese.
Decreto controfirmato dal ministro per la pubblica istruzione Francesco De Sanctis, che rimase in carica fino al 3 Gennaio 1881.
Gli autografi di Umberto I di Savoia sono diventati nel tempo non comuni, a causa della prematura scomparsa a soli 56 anni a seguito dell'attentato d Monza per mano del celebre Gaetano Bresci.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:11
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Stima: 280 - 350€
Descrizione:
Documento ufficiale di natura militare redatto a nome di Napoleone Bonaparte, Imperatore dei Francesi con autografo di Louis Alexandre Berthier celebre generale francese, Maresciallo dell'Impero, I principe di Wagram, di Neuchatel e di Valangin. Con il documento il Maresciallo Berthier, in qualità di Ministro della Guerra, nomina Simon Dufresse a Generale di Brigata, che sarà impegnato con quella mansione presso il Camp Volam della Vandea (Loira). Documento redatto a Parigi, il 2 Vendemmiaio Anno 14 (24 settembre 1805).
Simon Camille Dufresse fu un importante Generale che si distinse durante numerose campagne napoleoniche prendendo parte ad alcuni dei più celebri conflitti.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:12
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Stima: 1.200 - 1.500€
Descrizione:
Lettere manoscritte con autografi di Artuhur Wellesley, I Duca di Wellington, redatte dal Portogallo il 28 giugno e 6 luglio 1811, pochi mesi prima dell'inizio del conflitto della guerra d’indipendenza spagnola durante l'Impero Napoleonico.
Il lotto contiene due lettere, una firmata e l'altra interamente autografa e firmata di Wellington ed entrambe indirizzate al Comandante Stewart del 3° reggimento dei Buffs.
La prima missiva riguarda l'acquisto di cinquecento "shirts" per il reggimento dei Buffs, uno dei corpi scelti più importanti e famosi dell’esercito inglese, attivi dal 1574 fino al 1961 ed impegnati in tutti i conflitti della storia inglese.
La lettera informa che al governo portoghese non saranno pagati più di 15 centesimi per "shirts" per il processo di dogana e non più di 3 centesimi per tasse dell'ufficio postale (fees of office).
Di seguito la risposta arrivata pochi giorni dopo da Wellington sempre al Comandante Stewart:
Con la seconda lettera interamente autografa e firmata, il Duca di Wellington informa il destinatario sulla necessità di rifornire di vestiario il novantaquattresimo reggimento ed impone che tutto passi dal confine esentasse.
Il documento, redatto su carta di alto pregio taglio oro, è da inserire all'interno del contesto delle guerre d’indipendenza spagnola, combattute tra il 1808 e il 1814 in più fasi. Questo conflitto vide impegnati i più importanti generali francesi dell'epoca come Giuseppe Bonaparte, Andrea Massena, Louis Gabriel Fouchet e August Mormont, contro i soldati britannico-spagnoli al comando del Generale Wellington.
Gli autografi del Generale Wellington realizzati prima della celeberrima battaglia di Waterloo sono da considerarsi estremamente rari e di difficile reperibilità.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:13
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Stima: 700 - 1.000€
Descrizione:
Beccaria è considerato inoltre come uno dei padri fondatori della teoria classica del diritto penale e della criminologia di scuola liberale.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:14
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Bellissimo e raro manoscritto con autografo di Pietro Carlo Maria Vial de Maton noto militare italiano, maresciallo di campo dell'Esercito delle Due Sicilie e protagonista della resistenza del Regno delle Due Sicilie contro la Spedizione dei Mille e l'intervento piemontese. Manoscritto redatto a Palermo il 16 dicembre 1837, in merito alla morte dovuta alla prima epidemia colerica italiana, chiamato ancora “Morbo Asiatico”.
Il presente documento, con intestazione del comandante delle armi nella Valle e Piazza di Palermo e sigillo in ceralacca conservato, attesta la morte del Dottore Mariano Minneci, avvenuta durante il servizio con le truppe di Sua Maestà il Re a causa del morbo del colera.
A seguito della scomparsa viene riconosciuto al figlio, il Dottor Ignazio Minneci, il merito delle sue azioni il quale: “nelle pericolose emergenze dell’indicato flagello e ne continui morimenti avvenuti nella truppa si è prestato con sollecitudine poco comune (...)”.
Documento molto interessante che raccoglie importanti informazioni circa la diffusione del colera in Italia che giunse nella penisola la prima volta proprio nel biennio 1835-1837.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:15
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Stima: 600 - 800€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Camillo Benso Conte di Cavour celebre politico, patriota e imprenditore italiano. Uno dei principali attori del Risorgimento italiano, fu Ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:16
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Stima: 500 - 700€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Vincenzo Gioberti celebre presbitero, patriota, filosofo italiano, e primo Presidente della Camera dei deputati del Regno di Sardegna, considerato uno dei principali attori del Risorgimento italiano. Lettera indirizzata a Giuseppe Massari, patriota, giornalista e politico italiano con il quale Gioberti ha avuto un cospicuo rapporto epistolare. Gioberti comunica al destinatario che: "Il Sig. Gallina cavò un partito eccellente da un soggetto pessimo come quell'artista che fece un dimonio così bello, che le donne se ne invaghivano". Sigismondo Gallina fu un noto incisore e disegnatore litografo, attivo in Lombardia nella prima metà del XIX secolo che realizzò appunto un ritratto al Gioberti. Successivamente si scusa per non aver risposto alla lettera in quanto molto impegnato al suo libro "Il Gesuita moderno", utilizzando queste parole: "(...) non ho un momento di tempo, volendo tirare il collo al mio Gesuita (non ai Gesuiti)". Lettera presumibilmente databile intorno al 1844-1845, in quanto fu proprio nel 1846 che venne data alle stampe la sua immortale opera, ovvero "Il Gesuita moderno". L'autografo di Vincenzo Gioberti è da considerarsi di estremo interesse collezionistico essendo prematuramente scomparso a soli 51 anni nel 1852.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:17
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Stima: 800 - 1.200€
Descrizione:
Meravigliosa lettera interamente autografa e firmata di Giuseppe Mazzini celebre patriota, politico, filosofo e giornalista italiano. Esponente del patriottismo italiano durante il Risorgimento, le sue idee e la sua azione politica furono fondamentali per la formazione dello Stato unitario italiano. Le condanne subite in diversi tribunali d'Italia lo costrinsero però alla latitanza fino alla morte poiché egli fu convinto sostenitore dell'istituzione repubblicana contro la monarchia sabauda, come si evince anche da questa missiva. Lettera indirizzata a Giovanni Grilenzoni noto politico, patriota e imprenditore italiano naturalizzato svizzero. Fu il principale esponente repubblicano di Reggio nell'Emilia nel XIX secolo. La lettera va contestualizzata durante il delicato periodo dell'incoronazione di Vittorio Emanuele II di Savoia come Re d'Italia avvenuta solo due giorni dopo la missiva, ovvero il 17 marzo. Con la presente lettera Mazzini comunica al destinatario le sue volontà circa un'eventuale amnistia (sulla testa di Mazzini all'epoca pendevano due condanne a morte ed è per questo che il patriota si trovava da esule a Londra). Trattasi di una lettera di grandissimo interesse; della quale è conosciuta solamente una trascrizione (Epistolario Volume XLII).
Bellissima lettera redatta a Londra il 15 marzo (1861), su carta leggerissima, come di consueto per le missive dell'epoca.
Possiamo leggere infatti tali parole: "(...) Il Re non può che fare la grazia; ed io non la voglio. Bisogna presentare al Parlamento, e darà luogo ad una discussione. E inoltre, bisognerebbe presentar presto; perchè il Re, incoronandosi, darà probabilmente amnistia generale; ed è bene levargli il merito d'una tarda spontaneità (...) Dimmi - e credo d'avertelo già chiesto - hai tu fascicoli della Giovine Italia o altro - e che cosa altro di mio? Sai che si fa una Edizione completa degli scritti miei; ed io ho nulla (...) Dov'è Zugni? Dov'è Martinati? quest'ultimo m'ha scritto; credo sia egli almeno; ma in cifra ignota, e senza darmi indirizzo (...).
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:18
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Stima: 450 - 600€
Descrizione:
Telegramma interamente autografo in matita blu e postilla in inchiostro nero e firma autografa di Giuseppe Missori noto generale e patriota italiano, redatto a Milano il 27 novembre 1862, poco dopo la celebre battaglia dell'Aspromonte.
Nel presente telegramma Missori informa il destinatario circa lo stato di salute del Generale (trattasi di Garibaldi che tutti sappiamo essere stato fu ferito ad una gamba nel corso della Giornata dell'Aspromonte, dove le truppe garibaldine si scontrano con il Regio Esercito): "Generale molto meglio, mercoledì consultazione, ti aspetto con Gherini". Ambrogio de' Marchi Gherini, amico di Mazzini, fu uno dei molti medici che visitarono Garibaldi a seguito della celebre ferita alla gamba.
Giuseppe Missori è ricordato come uno degli eroi risorgimentali, salvò miracolosamente la vita al Generale Garibaldi nella Battaglia di Milazzo e fu comandate delle guide garibaldine nel corso della campagna di liberazione del 1867.
Documento molto importante in quanto testimonia gli sforzi fatti da Missori per la guarigione della gamba di Garibaldi, uno degli eventi più iconici del Risorgimento italiano.
Cimelio di enorme interesse.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:19
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Stima: 180 - 250€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Enrico Cosenz noto militare e politico italiano, ufficiale dell'esercito delle Due Sicilie, partecipò attivamente durante la prima guerra d'indipendenza, alla difesa di Venezia. Successivamente passò nelle file di Giuseppe Garibaldi e fu poi generale dell'Esercito Regio, capo di stato maggiore, deputato e senatore del Regno d'Italia.
La missiva, senza datazione, riguarda l'affidamento di un Ministero ad un collega (Cosenz aveva assunto il comando del Ministero della Guerra nel governo di Garibaldi nel sud Italia).
Ai due Generali Cosenz e Medici si deve la prima organizzazione del celebre corpo militare dei Cacciatori delle Alpi, un corpo di volontari attivo nella seconda e terza guerra d’indipendenza al fianco dei Savoia e dell'Unità d'Italia.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:20
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Gerolamo Boccardo noto economista e politico italiano. Fu senatore del regno d'Italia nella XIII legislatura. Lettera su carta intestata del Preside dell'Istituto Tecnico Industriale-Professionale-Nautico di Genova redatta a Novi Ligure 25 Giugno 1867. Nella copiosa lettera il Preside ringrazia il destinatario (non specificato) per la sua lettera che lo mette in "singolare imbarazzo" con la richiesta di un autografo. Il Boccardo usa le seguenti parole: "(...) inondando ai quattro venti gli autografi partoriti dalla loro penna immortale". Accluso al lotto una litografia di Boccardo.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:21
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Stima: 800 - 1.200€
Descrizione:
Lettera con autografo di Giuseppe Garibaldi celebre generale, patriota, condottiero, scrittore, marinaio e politico italiano. Da tutti considerato il vero protagonista del Risorgimento italiano, è ancora oggi a tutti gli effetti uno dei personaggi storici più celebrati della sua epoca. Lettera su carta intestata "Perseverando si vince" redatta a Caprera, il 23 Agosto 1870, il testo della lettera è stato manoscritto da Giuseppe Basso ed è firmata da Giuseppe Garibaldi. Bellissime righe per ricordare il compagno d'armi Vincenzo Caldesi: "Mio Carissimo Filopanti. Nel nostro Cencio, mai abbiam perduto un fratello e l'Italia un valoroso campione. V'invio due righi per gli operai di Bologna e sono sempre Vostro G. Garibaldi" Risposta interamente autografa e firmata di Quirico Filopanti noto politico, astronomo e matematico italiano da Bologna, il 25 Ottobre 1886 ed indirizzata a sua volta al Cav. Baraldi: "Per soddisfare il vostro desiderio di un autografo di Garibaldi, vi mando l'unita lettera, da lui dettata e sottoscritta di suo pugno, perchè si riferisce alla compianta morte di Vincenzo Caldesi, il quale fu pure vostro carissimo amico, come mio e di Garibaldi". Presente anche un post scriptum interamente autografo del Filopanti: "Per accidente la data di questa mia lettera porta l'anniversario del giorno 25 ottobre 1867, nel quale io e il povero Cencio combattemmo e vincemmo a Monte Rotondo sotto la guida del gran Duce del Popolo (Garibaldi)". Vincenzo Caldesi fu un deputato all'assemblea costituente romana e tra gli organizzatori delle barricate durante la difesa di Roma. Esule, entrò a far parte delle file mazziniane. Tornato in Italia nel 1859, si arruolò tra i volontari garibaldini ad Isernia (1860), a Vezza d'Oglio (1866) e a Monte Rotondo (1867). Negli ultimi anni della vita prese parte alle agitazioni della democrazia radicale a Bologna e a Firenze. Dietro alla lettera, essendo applicata su di un cartoncino, è riportata una dedica interamente autografa e firmata di un ammiratore e collega portoghese all'artista Antonietta Fricci-Baraldi. Dedica redatta a Lisbona, il 30/3/1872 "In ricordo della stagione 1871-1872". Cimelio estremamente raro.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:22
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:23
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Stima: 180-220€
Descrizione:
Lettera interamente autografa del celebre politico e patriota italiano Domenico Farini, redatta a Roma il 29 giugno 1882 e indirizzata ad un barone non ben specificato.
Con la presente missiva, il Farini ringrazia il destinatario circa la lettera ricevuta e comunica inoltre di averla già consegnata al Ministro.
Nella conclusione della missiva il Farini comunica di aver accluso una ricevuta per un pagamento del semestre che sta per scadere.
Farini nel corso della sua vita ha combattuto nel corpo del genio militare nella seconda e terza guerra d'indipendenza, ricevendo inoltre due medaglie al valore militare e ricoprendo tre volte la carica di Presidente della Camera dei Deputati e una volta la carica di Presidente del Senato.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:24
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Stima: 250-300€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata del grande politico e patriota Benedetto Cairoli, redatta a Belgirate il 16 luglio 1883 ed indirizzata a quattro deputati provinciali di Messina. La medaglia che viene menzionata all'interno della lettera è presumibilmente la "Medaglia commemorativa per i Mille di Marsala" che venne emessa dal Regno d'Italia e veniva rilasciata una pensione vitalizia di 1.000 lire annue.
Con la presente missiva, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ringrazia i deputati provinciali di Messina per la medaglia ricevuta a seguito delle belle pagine di storia risorgimentale. Cairoli combatté nel corso della prima spedizione dei Mille di Garibaldi, successivamente a Mentana e Calatafimi, venendo anche ferito lievemente.
La missiva termina con i ringraziamenti ai deputati siciliani che hanno deciso di consegnargli la suddetta medaglia.
Interessante missiva di carattere risorgimentale per il rilascio della medaglia per lo sbarco dei Mille a Marsala.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:25
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Stima: 180-220€
Descrizione:
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:26
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Stima: 1.800 - 2.500€
Descrizione:
Meravigliosa coppia di disegni creati dal maestro del Neoclassicismo, il pittore Felice Giani.
La tecnica utilizzata è penna ed inchiostro bruno che produce in incredibile gioco di chiaro scuro tanto amato ed apprezzato nelle opere pittoriche di Giani.
In questi due disegni, vergati ed ornati su carta vergata montata su cartoncino, possiamo apprezzare due scene dell’opera del commediografo bolognese Giovanni Greppi dal titolo “Teresa Vedova” realizzata al termine del XVIII secolo nel 1797.
Sotto a ciascun disegno, di mano del pittore Giani, troviamo un passaggio della Scena:
-la prima, dall’Atto III Scena III - Teresa Visse:
“Vieni con me; che ora tu ed io ci siamo propriamente di più”
-la seconda, dall’Atto III Scena XIII - Teresa Vedova:
“Teresa, riapri gli occhi e ridonami — con un tuo sguardo la vita”.
Queste scene sono dense di significato ed illustrate con grande maestria da Felice Giani.
Purtroppo ad oggi non sappiamo se esistano altre tavole che illustrano questa opera del Greppi in quanto non pare che sia stato mai realizzato un progetto tipografico dato alle stampe che vide la collaborazione dei due artisti.
Felice Giani noto pittore tra i più grandi esponenti del neoclassicismo, celebre sia per i suoi disegni che per gli straordinari affreschi realizzati per i più importanti palazzi italiani.
Lotti di grandissimo interesse.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:27
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Stima: 350 - 450€
Descrizione:
Fotografia con dedica interamente autografa e firmata di Mario de Maria, noto anche con lo pseudonimo di Marius Pictor celebre architetto ed apprezzatissimo pittore italiano. Fotografia ai sali d'argento che ritrae il pittore con dedica interamente autografa e firmata al carissimo amico Donzelli redatta a Roma, il 26 Giugno 1886.
Autografo non comune.
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13/02/2025 20:28
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Stima: 180 - 250€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Alfonso Visconti Cardinale della Marca Anconetana e redatta a Macerata il 18 dicembre 1606.
Con la presente missiva, il Cardinale legato della Marca Anconetana esprime i suoi più sinceri auguri per la festività del Santo Natale presto in arrivo.
Nel corso della sua carriera ecclesiastica a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, il prelato milanese ha ricoperto la carica di Nunzio Apostolico in Austria, Vescovo di Spoleto e Legato della Marca Anconetana.
A causa della scomparsa a soli 56 anni gli autografi del cardinale meneghino devono essere considerati di difficile reperibilità.
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13/02/2025 20:29
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Documento stampato con note manoscritte ed autografo del Cardinale Antonio Caetani ed indirizzato a Marcantonio Giovanni Muratori. Documento redatto a Bologna il 5 dicembre 1621.
Con il presente documento, il legato apostolico bolognese concede un'esenzione dalle tasse per tutto l'anno 1621, fino al gennaio del 1622, al cittadino bolognese Muratori. Il pregiato atto riporta inoltre il timbro ufficiale del Caetani in ottimo stato di conservazione.
Nel corso della sua importante carriera ecclesiastica il Cardinale ha ricoperto gli incarichi di Nunzio apostolico in Spagna e in Austria, due delle potenze militari ed economiche dell'epoca, oltre ad aver retto l'Arcidiocesi di Capua per un ventennio.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:30
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Il successo politico e diplomatico della nunziatura a Madrid venne ricambiato con la nomina cardinalizia il 14 gennaio 1664. Richiamato a Roma, ricevette da papa Alessandro VII il titolo presbiterale di Sant'Anastasia ed entrò a far parte delle congregazioni della Sacra Consulta, dell'Immunità e del Buon Governo e divenendo protettore dei Cappuccini.
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13/02/2025 20:31
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Stima: 150-200€
Descrizione:
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:32
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Stima: 200-250€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo del Cardinale Arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli, redatta a Milano il 24 febbraio 1768 ed indirizzata all'abate Lodovico Prebi di Roma.
Con la presente missiva il Cardinale di Milano comunica la ricezione del libro "Gloria del Cuor Illustrissimo di Gesù" che: "sola può accendere nei fedeli l'amore a quel divinissimo Cuore e dilatarne il culto, e la divozione fino del 1760 quando conobbi la degna sua persona, io le feci la dovuta giustizia in vista della di lei abilità, e onoratezza, molto quindi mi rallegrai nell'intenderne le ulteriori destinazioni ; e ora che fra le incombenze sue di corte la vedo applicata singolarmente a gli studi della cristiana perfezione, non posso che benedirre il Signore con questi sentimenti, io accompagno anticipatamente il dono".
L'Arcivescovo di Milano tenne la carica per oltre quarant'anni e arricchì il patrimonio della diocesi meneghina con una grande collezione di paesaggi arcadici, che sono confluite nell'attuale Museo Diocesano di Milano.
Il Cardinale Pozzobonelli viene considerato parimenti a Federico Borromeo e San Carlo Borromeo per l'importanza e l'impatto avuto sulla diocesi Milanese. Di posizione filo austroungarica, presenziò alle nozze tra l'Arciduca Ferdinando e Maria Beatrice d'Este, ricevendo la più alta carica austriaca, L'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria.
Busta d'invio distaccata dal corpo della lettera.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:33
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Stima: 600-800€
Descrizione:
Atto manoscritto con autografo del futuro Papa Pio VII, al secolo Barnaba Chiaramonti, redatto ad Imola il 22 febbraio 1799 ed indirizzata al sacerdote Arcangelo Matteucci.
Con il presente documento, il cardinale di Imola e futuro Papa Pio VII (firmato "Il Cardinalis Episcopus Imolensis...") coadiuva la richiesta verso Pio VI per autorizzare la costruzione di una cappella privata all'interno del territorio di Bagnara di Romagna (RA) all'epoca amministrato dal Vescovo di Imola.
Presente il sigillo in ceralacca e carta ancora perfettamente conservato.
Pio VII è stato l'ultimo Papa ad essere eletto fuori dalle mura romane, in quanto il conclave si svolse a Venezia, sotto la protezione dell'Imperatore dei Romani Francesco II d'Asburgo Lorena, a causa dell'occupazione Napoleonica di Roma da parte dell'esercito Francese. Nel corso del suo pontificato Papa Pio VII subì dall'Esercito Francese e da Napoleone Bonaparte sia una sconfitta in campo militare, sia in quello spirituale, infatti Napoleone dopo aver attaccato e invaso lo Stato Pontificio, richiese anche al Papa un concordato dove anche la vita spirituale (scelta dei vescovi, prelati e tasse della chiesa francese) sarebbe stata decisa dall'Imperatore e dai suoi ministri.
Il documento può essere considerato come uno degli ultimi documenti firmati da Cardinale: di lì a pochi mesi infatti Barnaba Chiaramonti sarebbe asceso al trono di Pietro con il nome di Pio VII.
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13/02/2025 20:34
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Stima: 600 - 800€
Descrizione:
Lettera manoscritta con nota autografa di Papa Gregorio XVI, al secolo Bartolomeo Alberto Mauro Cappellari, redatta a Roma il 12 febbraio 1835 ed indirizzata al Cardinale Bartolomeo Pacca.
Con il presente documento, la Curia romana informa il Pontefice riguardo la situazione del Chierico Paolo Ferranti. A causa delle precarie condizioni del padre, povero e privo di qualsiasi genere di sostentamento, richiede un sussidio per la sua posizione.
Gregorio XVI nel corso del suo pontificato ha eretto oltre sessanta nuove diocesi, specialmente in Nord America, Oceania e Asia, tra le più importanti citiamo: Chicago, Tokyo e Sydney.
Il Pontefice appone la postilla "Al Cardinale Prodatario" che accorda la richiesta del Chierico Ferranti, inoltrando la richiesta di sussidio a Bartolomeo Pacca, Cardinale pro datario della Chiesa Cattolica
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:35
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Stima: 700 - 1.000€
Descrizione:
Lettera interamente autografa del Beato Antonio Rosmini, inviata al prelato e amico Don Francesco Barone, redatta a Stresa nell'ottobre del 1852.
Con la presente missiva, Antonio Rosmini comunica al sacerdote Francesco Barone di Pinerolo di aver gradito molto la sua visita e lo ringrazia infinitamente della commissione che ha fatto per loro.
Il destinatario della missiva è da considerarsi una figura che ha ricoperto un ruolo importante nella vita del Rosmini: fu proprio il sacerdote di Pinerolo Francesco Barone a pronunciare l'orazione funebre per la morte del Beato partecipando inoltre alla realizzazione della rivista "La Sapienza", un editoriale voluto dal centro di studi Rosminiano.
A causa della sua prematura scomparsa, gli autografi del Beato Rosmini sono da considerasi come estremamente rari e di difficile reperibilità.
Destinatario al retro interamente autografo di Rosmini.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:36
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Luigi Tosti celebre abate, patriota e storico italiano. Monaco benedettino e abate di Monte Cassino, studioso di cose ecclesiastiche ed esponente del neoguelfismo, ha avuto un ruolo di primo piano non soltanto nell'ambito della storiografia cattolico-liberale del XIX secolo, come peraltro attestato da Benedetto Croce, ma anche per il coinvolgimento attivo nei moti del 1848, sostenendo le idee di Vincenzo Gioberti e contribuendo a rilanciarle con il volume sulla Storia della Lega lombarda, dedicato a Pio IX, che si configurava come una sorta di inno al patriottismo per i cattolici. Ebbe anche rilievo, nel 1887, il suo tentativo, poi risultato vano, di favorire la Conciliazione fra Stato e Chiesa. Lettera redatta a Monte Cassino il 18 Marzo 1865 ed indirizzata al Pio Malajoni Ufficiale di Segreteria di Stato al Quirinale. Tosti ringrazia il destinatario per la sua lettera e poi gli consiglia dei libri: "che hanno più benefici alla sua mente al suo cuore". La lettera termina esprimendo la sua vicinanza.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:37
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Stima: 200 - 250€
Descrizione:
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:38
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Stima: 800 - 1.000€
Descrizione:
Componimento musicale interamente autografo e firmato di Adrien Francois Servais, musicista belga, celebre virtuoso di violoncello. Componimento musicale di pugno dell'artista su carta pentragrammata singola "Andantino - Violoncello" composta da numerose battute con dedica interamente autografa e firmata di Servais ad una non definita Signorina, redatta a Mosca, il 14 Marzo 1859. Servais lascia numerose composizioni per il suo strumento, tra cui quattro concerti per violoncello e una ventina di duetti per violoncelli o per violino e violoncello. Grazie alle sue grandi opere, ancora oggi molti suoi brani compongono parte del repertorio violoncellistico.
Servais fornì un importante contributo all’evoluzione tecnica dello strumento ed è tra i primi a dotare il suo violoncello, un grande Stradivari del 1701, del supporto di ferro che rendendolo più agevole suonarlo e consentendogli maggiori virtuosismi.
Le sue acclamate esibizioni consacrarono il violoncello come strumento solista e perfino Hector Berlioz rimase così affascinato dal suo incredibile talento, tanto da definirlo “il Paganini del violoncello”.
Componimento particolarmente raro.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:39
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Successivamente l'attrice continua con qualche futile pettegolezzo su alcune famiglie. La lettera termina con i saluti della Ristori anche da parte di suo marito Giuliano (Capranica del Grillo).
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:40
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Stima: 280 - 350€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata dal celebre compositore Giovanni Pacini ed indirizzata a Pio Malajoni a Roma. Lettera su carta intestata personale con armoriale ed iniziali "G-P", redatta a Pescia, il 22 Luglio 1867. Pacini inizia la lettera informando il destinatario che è stato invitato dal suo amico, il Maestro Marcello Bernardini, a Bari e successivamente comunica alcune novità circa il centenario del Principe. Presente anche la busta d'invio viaggiata ed anch'essa interamente autografa del Maestro. Condizioni: presente un piccolo foro centrale dovuto alla piega della lettera.
Pacini ringrazia poi Malajoni per la bella notizia ricevuta che darà al suo amico Bernardini.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:41
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Stima: 180 - 250€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Luigi Pezzana noto attore teatrale italiano. Primo attore dal 1838, sposò Carlotta Polvaro. A seguito della sua morte, nel 1851 divenne capocomico. Caratterista dal 1860 in giro per il mondo, negli ultimi anni gestì una sua compagnia teatrale. Lettera su carta intestata della "Drammatica Compagnia Pezzana" redatta a Lendinara il 19 Settembre 1868 ed indirizzata a Icilio Brunetti. Il Pezzana scrive al Brunetti per dei libri, riferendogli che come compagnia si portano tutti i libri con loro con le dovute osservazioni. "Lunedì mattina appena arrivati combineremo le recite e (?) porterà i libri a chi di dovere". Alla morte della madre, avvenuta nel 1875, Eleonora Duse ed il padre sono scritturati in diverse compagnie, la prima delle quali è proprio quella di Icilio Brunetti e Luigi Pezzana, che assegnano alla diciottenne Eleonora il ruolo di seconda donna.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:42
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Stima: 1.500 - 2.000€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Giuseppe Verdi, immortale compositore, redatta a Sant'Agata il 31 gennaio 1875.
Missiva indirizzata al celebre scultore Vincenzo Luccardi, grande amico del Maestro.
Con la presente missiva, Verdi comunica al grande scultore e amico Vincenzo Luccardi lo stato di salute precario della moglie Giuseppina Strepponi: "Ti ringrazio delle tue parole e degli auguri che contraccambio di grande cuore a te e alla tua famiglia, noi siamo ancora qui perché mia moglie è stata ammalata di leggera bronchite, ma ora sta meglio e spero che alla fine dei curamenti della prossima settimana saremo a Genova. Addio, stai sano. Lavora anche per me e credimi sempre Affettuosamente tuo G. Verdi ".
L'autografo di Giuseppe Verdi può essere considerato come uno degli autografi più importanti in ambito musicale, in quanto le sue opere più iconiche, come il Nabucco, L'Otello e l'Aida sono tutt'ora messe in scena.
L'autografo è corredato di busta originale d'invio interamente manoscritta da Verdi. Si aggiunge al lotto anche una cartolina a colori che raffigura il grande Maestro.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:43
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Stima: 280 - 350€
Descrizione:
Fotografia formato cabinet con nota interamente autografa e firmata con lettera firmata di Maria Bellini sorella di Vincenzo Bellini. Fotografia del fotografo Carlo Giusberti di Milano che ritrae Vincenzo Bellini con nota interamente autografa e firmata: "Vero ritratto di mio fratello Vincenzo Bellini. Maria". Missiva manoscritta con autografo di Maria Bellini che come promesso, invia al destinatario il ritratto suo e di suo fratello: "sono sicura che lei ne sarà contento, entusiasta com'è dell'immortale autore di Norma di cui mi trovo esser sorella...". Lettera redatta a Napoli il 15 Luglio 1878.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:44
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
Termine asta:
13/02/2025 20:45
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Stima: 280 - 350€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Angelo Masini noto tenore italiano. Grazie al sui vastissimo repertorio, con oltre107 ruoli possiamo considerare Angelo Masini uno dei sommi tenori della sua epoca. Giuseppe Verdi disse di lui: "È la voce più divina che abbia mai sentito: è proprio come un velluto". Lettera redatta ad Erba il 28 Agosto 1891 ed indirizzata all'amico Baraldi e la sua signora. Nella lettera Masini richiede una veloce risposta circa una commissione, che teme di non aver ricevuto da parte del suo amministratore "dandogli una lavata di testa". Presente anche la busta d'invio anch'essa interamente manoscritta da Masini.
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Termine asta:
13/02/2025 20:46
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Manoscritto musicale interamente autografo e firmato da Victorin de Joncières, pseudonimo di Félix-Ludger Rossignol celebre compositore e critico musicale francese. Trattasi della riduzione per pianoforte e voce della scena della confessione del dramma lirico in quattro atti “ Le Chevalier Jean”. Il dramma, rappresentato per la prima volta al Teatro di Nantes nel febbraio 1866, riscosse un enorme successo in Francia e successivamente anche in Germania, dove, tradotto in tedesco, prese il titolo di Johann von Lothringen. Il manoscritto, redatto su bifolio pentagrammato “Litolff Braunschweig”, è datato 3 gennaio 1893.
Inizio asta: 06/02/2025 12:00
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13/02/2025 20:47