Autografi Antichi e Rari XVI - XIX Secolo

Asta n° 19 -Prima Parte- Autografi Antichi e Rari dal XV al XIX Secolo dal 4 Maggio all'11 Maggio 2023.

Partecipa alla nuova asta di Autografi Antichi: Autografi Antichi e Rari dal XVI al XIX Secolo, selezionati per te dai nostri esperti.
Tutti i lotti sono garantiti dall’Associazione Autografia, che li ha corredati del prestigioso COA-R rilasciato su carta pregiata per ogni acquisto.

L’asta aprirà alle offerte alle ore 12:00 del 4 Maggio 2023 e terminerà dalle ore 20:00 del giorno 11 Maggio 2023.

SEZIONE I - Autografi '900 e Contemporanei
Lotti: 38

LOTTO 101

Autografo di Giuseppe Garibaldi Lettera da Montevideo - Uruguay al Ministro della Guerra - Rarità

Consulta la scheda completa

Stima: 5000 - 7000€

Descrizione:

Sensazionale e rarissima lettera interamente autografa del Generale "Eroe dei due mondi" Giuseppe Garibaldi, redatta a Montevideo il 16 settembre 1847 e indirizzata al ministro di Guerra e Marina del governo Uruguaiano Lorenzo Cristóbal Manuel Batlle y Grau.

Con la presente missiva, redatta in uno dei periodi più importanti del grande rivoluzionario nizzardo, il Generale Garibaldi si trova a richiedere al ministro della Guerra e Marina del governo Uruguaiano un sostegno per la famiglia del militare Vicente Saurì, arruolato in marina e deceduto sotto gli ordini del Generale Garibaldi.

Garibaldi si distinse in Uruguay per la riorganizzazione dell'Esercito, in particolare della Marina, oltre per grandi manifestazioni di coraggio e astuzia.

La "Grande Guerra" combattuta in Urugay tra il 1839 e il 1851 (Garibaldi partecipò tra il 1842 e il 1848) vide contrapposta le forze del Partito Blancos di Manuel Oribe, che voleva che l'Uruguay (uno stato indipendente) entrasse a far parte di un confederazione con a capo l'Argentina (che lo sosteneva militarmente). Contrario a questa ideologia vi era il Partito Colorado di Fructuoso Rivera, sostenitore dell'Unità Nazionale, coadiuvati dalla potenza dell'Impero Britannico, dell'impero Francese, dell'impero Brasiliano e dalla Legione Italiana del Generale Garibaldi.

Al periodo uruguaiano inoltre dobbiamo le storiche camicie rosse, rese celebri anche in Italia: fu infatti Garibaldi che decise di scegliere questo capo di abbigliamento, in quanto le meno costose, utilizzate dai macellai per nascondere le macchie di sangue.

La lettera, sia per il periodo, sia per il contenuto militare, deve essere considerata come uno degli oggetti più rari della storia del Generale nizzardo.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 102

Autografo di Pietro Carlo Maria Vial de Maton Referenza Servizio Militare Palermo

Consulta la scheda completa

Stima: 250 - 300€

Descrizione:

Autografo di Pietro Carlo Maria Vial de Maton noto militare italiano, maresciallo di campo dell'Esercito delle Due Sicilie e protagonista della resistenza del Regno delle Due Sicilie contro la Spedizione dei Mille e l'intervento piemontese. 

Lettera redatta a Palermo il 29 Settembre 1847, su carta intestata del Comando delle Armi nella Provincia e Real Piazza, interamente manoscritta, per una raccomandazione. 

Grazie alla referenza vengono descritte le doti in servizio militare di Giuseppe Minnei e i fratelli recatasi nella città di Messina per arruolarsi nelle truppe. Lettera molto importante per la storia siciliana ed impreziosita dal timbro del Regno delle Due Sicilie di Ferdinando II. 

Verrà accluso al documento un raro documento originale a stampa dal titolo: "Canto del popolo" del 31/01/1848. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 103

Autografo di Camillo Benso Conte di Cavour Lettera Risorgimento "Giunto a Napoli, Garibaldi ha gettato la maschera"

Consulta la scheda completa

Stima: 4000 - 6000€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Camillo Benso Conte di Cavour celebre politico, patriota e imprenditore italiano. Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica. Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari. 

Lettera redatta il 17 settembre 1860 a Torino (come riportato anche sul timbro di invio), con busta, anch'essa interamente autografa di Cavour, indirizzata a Pasquale Mancini Deputato al Parlamento Nazionale a Napoli. 

Copiosa e di incredibile contenuto:

"Preg. Collega,

Giunto a Napoli, Garibaldi ha gettato la maschera, annunziando col suo indirizzo ai Palermitani la ferma sua intenzione di recarsi a Roma, e mandando Trecchi al Re per chiedere l'allontanamento dai suoi consigli di Farini e di me. 

Il Re ha risposto con moderazione e fermezza. Il ministero ha deliberato di astenersi da qualunque atto che indicasse un'assoluta rottura; ma ha consigliato al Re di convocare il Parlamento pel 2 del venturo ottobre. 

Prima di quell'epoca io mi lusingo che il corpo di de Lamoriciére (Christophe Louis Léon Juchault, generale e politico francese che servì anche nell'esercito pontificio, combattendo contro l'esercito sabaudo nella battaglia di Castelfidardo e fondando gli Zuavi pontifici) sarà disperso ad Ancona presa, onde saremo in condizione di far sancire il nostro operato nell'Umbria e nelle Marche ed ottenere un mandato di fiducia per ciò che ci rimane a fare a Napoli e in Sicilia. 

A dir vero non abbiamo ancora determinato il modo di agire nel caso in cui Garibaldi non si arrenda agli ordini che il Re gli ha trasmessi per mezzo del Conte Vimarcati (Ottaviano Vimercati, come militare, partecipò alla guerra di Crimea e alla seconda guerra d'indipendenza italiana di nuovo con le truppe francesi come ufficiale di Stato Maggiore del generale Canrobert. Dopo l'armistizio di Villafranca andò a Parigi dove fu un abile informatore di Cavour. Fu al fianco di Garibaldi nella campagna delle Marche nel 1860 e poi tornò a Parigi dove svolse le trattative per il riconoscimento del Regno d'Italia e per lo sgombero delle truppe francesi da Roma). (...) 

Pare che l'Austria non si muova. Tanto meglio! Mi sono quindi astenuto dal dare nuove disposizioni, salvo lo spedire le Guide a Durando che ha pochi mezzi per far sorvegliare il confine. 

Ho scritto a Lamarmora che se lo credeva utile gli avrei spediti i due Reggimenti di Cavalleria di linea che sono al campo. Ma esso ritiene che ciò sarebbe prematuro (...) 

Mi lusingo ch'ella avrà fra breve ad annunziarmi la cattiva de Lamoricière racchiuso fra lei e Cialdini. A tale annunzio farò sparare i cannoni.  

Suo af. 
C. Cavour" 

Condizioni: sia la lettera che la busta sono state incollate ad un cartoncino. 

Dimensioni busta: 12,8 x 9,8 cm 

Tale era l'importanza del testo che della stessa missiva si conosce un'altra copia inviata però a Manfredo Fanti, inserita successivamente nel suo epistolario. 
Questa lettera, inviata a Pasquale Mancini, è probabilmente da considerarsi come una prima stesura poiché non è esente da correzioni e cancellature.
Sul supporto rigido possiamo inoltre apprendere che tale cimelio era stato precedentemente censito nella Pleadwelle Collection di Honolulu.



SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 104

Autografi di Giuseppe Sirtori e Stefano Turr Lettera Cacciatori delle Alpi dal Campo di Parco Sicilia

Consulta la scheda completa

Stima: 500 - 700€

Descrizione:

Rarissima lettera con doppio autografo di Giuseppe Sirtori e Stefano Turr.

Il documento è redatto su carta intestata manoscritta dei Cacciatori delle Alpi dal Campo di Parco (attuale Altofonte) il 23 Maggio 1860.

Con il presente manoscritto viene concesso il lasciapassare al signor Gateano Lupo per la consegna di un plico di lettere. Sirtori sottoscrive la comunicazione in qualità di Capo di Stato Maggiore e Stefano Turr controfirma per approvazione.

Lo straordinario documento è da considerarsi di grandissimo interesse per la storia italiana, in particolare per la Spedizione dei Mille.
Infatti, dopo aver ordinato alle squadre di Partinico e Piana dei Greci (insieme con altre) di rimanere sul posto per impegnare il nemico (con l'ordine di ritirarsi nel caso che il combattimento divenisse troppo acceso), a mezzanotte del 21 maggio 1860 venne deciso di togliere il campo ed iniziò una lunga una marcia nell'oscurità. Per mantenere segreta la posizione fu infatti imposto il massimo silenzio; oltre il fango che impacciava i movimenti ed al fatto che spesso invece di seguire il sentiero si tagliava direttamente per i campi coltivati, la maggiore difficoltà si ebbe nel trasportare l'artiglieria, compito nel quale si riuscì grazie anche all'aiuto dei contadini di Parco.
Giunti alla meta gli abitanti di Parco volevano accogliere in maniera festosa i Mille illuminando i balconi e accendendo delle fiaccole, cosa che fu proibita dal Generale per non essere scoperti dai borbonici che si trovavano dall'altro lato della valle.

A questo punto la spedizione si trovava sul lato meridionale della città di Palermo ed era più semplice per Garibaldi congiungersi con La Masa che dal 20 si trovava a Gibilrossa con le squadre che, per incarico del condottiero dei Mille, era riuscito a raccogliere dopo Calatafimi.
Garibaldi si occupò anche della parte "politica" della spedizione nominando il 22 maggio governatore del distretto di Palermo Paolo Migliore. Nel frattempo i borbonici avevano deciso di attaccare i Mille presso Parco così come sperato anche da Garibaldi. 

Il documento è stato restaurato ed incollato su un cartoncino rigido e riporta alcuni difetti che non ne compromettono la consultazione.

Alta rarità.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 105

Autografo di Giuseppe Garibaldi Ringraziamenti Quadri Ricevuti Lettera da Firenze

Consulta la scheda completa

Stima: 800 - 1200€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Giuseppe Garibaldi celebre generale, patriota, condottiero, scrittore, marinaio e politico italiano. Figura rilevante del Risorgimento, fu uno dei personaggi storici più celebrati della sua epoca. È noto anche con l'appellativo di «eroe dei due mondi» per le imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale.

Lettera in francese, su carta intestata dei Corpi Volontari Italiani redatta a Firenze il 28 Settembre 1866 ed indirizzata alla Signora Gherardini. 

Garibaldi ringrazia la destinataria per i due bei quadri ricevuti di "Joseph", meravigliosamente restaurati. Uno andrà a Crispi (Francesco) e l'altro sarà portato a Dolfi (Giuseppe) come souvenir. 

La lettera è da considerarsi di altissima rarità in quanto è stata redatta interamente di pugno da Garibaldi durante il periodo di  Firenze capitale d'Italia. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 106

Autografo di Domenico Farini Richiesta a Ministro Rilascio Titolo Dott. Restellini

Consulta la scheda completa

Stima: 150 - 200€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Domenico Farini noto militare e politico italiano. Fu Capo dello Stato Maggiore della Divisione Cosenza nel 1866, Deputato e Senatore del Regno, più volte Presidente della Camera dei deputati e Presidente del Senato del Regno d'Italia. 

Lettera redatta a Saluggia il 20 Ottobre 1866 ed indirizzata ad un Ministro non specificato. 

Farini chiede il rilascio di un titolo al Ministro per i servigi del Dottor Lorenzo Restellini che lui già conosce.

Il Dott. Restellini nel 1854 rientra all'insegnamento ed alla ricerca; diviene settore anatomico nell'Università di Torino; ma nel 1859 riparte per la guerra a soccorrere i feriti e si guadagna la Medaglia al valor militare. Partecipò alle campagne del 1859 e 1866. Purtroppo si ammala di tifo e solo nel 1862 a Torino è incaricato di Anatomia Umana Normale e nel 1963 anche di Anatomia Topografica. Nel 1865 è nominato Professore di Anatomia Umana Normale e Direttore dell'Istituto e del Museo Anatomia della Regia Università di Torino, carica che ricoprirà fino alla morte.

Nel 1868 è nominato Cavaliere della Corona d'Italia e nello stesso anno si prodiga per la vita degli alluvionati della inondazione di Intra. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 50,00


LOTTO 107

Autografi di Cosimo I de' Medici e Pierfrancesco Riccio Richiesta Diritto Asilo

Consulta la scheda completa

Stima: 1500 - 2000€

Descrizione:

Bellissima lettera con postilla interamente autografa e firmata da Cosimo I de' Medici apposta sulla lettera interamente autografa di Pierfrancesco del Riccio.

Il Riccio, all'epoca prevosto del Duomo di Prato ma di fatto segretario mediceo e braccio destro di Cosimo, riferisce di un grave fatto di sangue appena accaduto di fronte alla Chiesa del Carmine dove Simone di Raffaello Barbieri ha appena accoltellato a morte Pavolino di San di Citto Battilano.
Pavolino, agonizzante, è stato tirato dentro la canonica dai preti del convento i quali gli hanno impartito l'estrema unzione così come l'omicida che si è rifugiato nella chiesa dalla prepositura. Il Riccio quindi richiede al Duca de' Medici l'autorizzazione per poterlo trarre con la forza togliendo di fatto il diritto d'asilo garantito dalla Chiesa. 
La risposta arriva tramite una lunga postilla -di ben tre righe- interamente manoscritta e firmata da Cosimo a lato del documento, ove il Duca acconsente all'azione di forza.
A tergo del documento anche l'indirizzo del destinatario è vergato di pugno da Cosimo che conferma lo stretto e confidenziale rapporto tra i due uomini. 
Pur mancando l'anno di riferimento, è possibile far risalire il prezioso manoscritto intorno al 1540-1550.

Altissima rarità da collezione.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 108

Autografo di Enrico IV di Francia Rilascio Passaporto Reale a Tornabuoni

Consulta la scheda completa

Stima: 1200 - 1500€

Descrizione:

Bellissimo documento autografato da Enrico IV di Francia detto il Grande, primo della Casa di Borbone. Figlio di Antonio di Borbone e della regina Giovanna III di Navarra, nel 1572 ereditò la corona di Navarra dalla madre, divenendo Enrico III di Navarra. Nel 1589 subentrò a Enrico III di Francia, essendo erede presuntivo per la morte del Duca d'Angiò, aprendosi la strada per Parigi solo nel 1594, dopo avere compiuto l'abiura della religione calvinista, divenendo il primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi ad assurgere al trono.

Grazie al presente passaporto reale, viene concesso a Tornabuoni (presumibilmente trattasi di Niccolò Tornabuoni, Vescovo di S. Sepolcro) il permesso di viaggiare liberamente per i territori di tutta la Francia, sia a piedi che a cavallo ed obbliga chiunque a fornire assistenza in caso di necessità. 

Il documento, firmato dal Re e controfirmato dal Ministro, è stato redatto al Palazzo Reale d St. Germain En Laye e riporta il prezioso -e spesso mancante- sigillo in ceralacca realizzato tramite l'anello chevalier raffigurante l'armoriale dei Re di Francia "ai tre gigli in campo azzurro". 

Nonostante Re Enrico IV morì prematuramente, assassinato a 57 anni, è considerato ancora un regnante di grandissimo rilievo per le politiche europee dell'epoca ed a lui si attribuisce la celeberrima frase "Parigi val bene una messa".

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 109

Autografo di Filippo IV di Spagna Lettera Nomina Tenente Ducato di Milano

Consulta la scheda completa

Stima: 600 - 800€

Descrizione:

Bellissima lettera con autografo di Filippo IV di Spagna detto Il Grande o il Re Pianeta, redatta a Madrid il 23 dicembre 1627.

Con questa bella lettera, il Re di Spagna, Milano e delle Indie ordina la promozione del maresciallo di Campo Joseph de Mompobon a Tenente Generale dello Stato di Milano.

La missiva riporta inoltre la nuova "pensione annuale" da conferire al Tenente Mompobon, che ammonterà a 75 scudi.

Questa tipologia di documento è da contestualizzare all'interno della preparazione per la celebre guerra di successione spagnola per il Ducato di Mantova e del Monferrato: infatti il governo spagnolo proprio in quegli anni stava principiando la mobilitazione degli alti gradi dell'esercito per avviarsi al conflitto.

Presente e perfettamente conservato il sigillo in ceralacca e carta ufficiale del Re di Spagna e delle Indie.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 110

Autografo di Eugenio di Savoia Generale Lettera Servigi Casa Asburgo

Consulta la scheda completa

Stima: 500 - 700€

Descrizione:

Lettera manoscritta con autografo del celebre condottiero e nobile europeo Eugenio di Savoia, da tutti considerato come uno dei riformatori della cavalleria moderna, redatta a Rastatt l'8 dicembre 1713 e indirizzata ad una nobile milanese.

Con il presente documento il condottiero comunica di aver letto il rapporto realizzato per i servizi nella "Real Casa d'Asburgo", ma gli duole informare che l'Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo VI d'Asburgo ha già preso decisione in merito.

Il Generale Eugenio di Savoia si trovava nella cittadina di Rastatt per le trattative in merito alla guerra di successione spagnola, scoppiata in occasione della morte del Re di Spagna "Carlo Lo Stregato" senza eredi legittimi; ne nacque quindi uno scontro tra gli imperi centrali (Germania, Austria e Polonia) e le "potenze mediterranee" (Francia, Regno delle Due Sicilie e Ducato di Savoia) che si risolse a marzo del 1714 appunto con la Pace di Rastatt.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 111

Autografo di Jacques de Campredon Diplomatico Passaporto da Genova

Consulta la scheda completa

Stima: 250 - 300€

Descrizione:

Documento a firma di Jacques de Campredon illustre diplomatico francese, segretario a Copenaghen, ministro plenipotenziario a San Pietroburgo, poi a Genova. Il 31 maggio 1726 lasciò la Russia per assumere le funzioni di inviato straordinario del Re di Francia presso la Repubblica di Genova. 


Documento con bellissime xilographie redatto a Genova il giorno 8 Ottobre 1734.


Lasciapassare per la Contessa Olimpia Pegolosi ed il Conte François Rocca per recarsi a Reggio dalla Principessa di Modena, Maria Teresa Felicia d'Este figlia di Francesco III d'Este.  


Condizioni: il documento riporta un foro al centro che non compromette la consultazione e l'integrità dell'autografo. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 70,00


LOTTO 112

Autografo di Carlo Emanuele III di Savoia Documento Natura Economica

Consulta la scheda completa

Stima: 250 - 300€

Descrizione:

Documento con autografo di Carlo Emanuele III di Savoia, detto il Laborioso, fu re di Sardegna, duca di Savoia, duca del Monferrato, marchese di Saluzzo, principe di Piemonte, duca d'Aosta e conte della Moriana e di Nizza dal 1730 al 1773. 

Documento interamente manoscritto, su carta intestata di Carlo Emanuele, redatto a Torino il 22 Luglio 1757. 

Con esso, si dirime una questione di natura economica tra Carlo Domenico Franchelli di Calizzaro Capitano di Fanteria ed il prete Bartolomeo Rocca. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 113

Autografo di Napoleone Bonaparte Lettera Fucilazione Luogotenente Passariano "Timore Abitanti Romagna"

Consulta la scheda completa

Stima: 4500 - 6000€

Descrizione:

Lettera manoscritta a firma di Napoleone Bonaparte celebre politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea, detta "età napoleonica". Grande uomo di guerra, protagonista di oltre vent'anni di campagne in Europa grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli.

Lettera redatta da Passariano (Villa Manin dove Napoleone vi abitò per due mesi con Giuseppina Beauharnais) il 4 Vendémiaire Anno 6 (25/9/1797) ed indirizzata al Generale Chabot a Rimini durante la celebre "Campagna d'Italia".

Napoleone ordina la fucilazione di un luogotenente al fine di creare timore tra gli abitanti della Romagna. Successivamente comunica che una trentina di uomini malintenzionati vengano arrestati come ostaggi e trasferiti in una fortezza/prigione. La missiva termina con l'invito al Generale Chabot di favorire il potenziamento di Napoleone in Germania. 

Rarissima lettera con intestazione allegorica all'acquaforte con la dicitura "Bonaparte General en Che de l'Armèe d' Italie" che riporta la firma tipica di quegli anni ovvero la celebre "Bonaparte".

In testa alla missiva è riportato un regesto con la data secondo il calendario romano e una nota con cui si spiega l'estrema durezza dell'intervento richiesto da Napoleone. 

Presente al retro il sigillo in ceralacca rosso ben conservato ed il destinatario manoscritto.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 114

Autografo di Andrea Massena Generale Napoleonico Dispaccio Militare

Consulta la scheda completa

Stima: 500 - 700€

Descrizione:

Dispaccio militare firmato da Andrea Massena, in francese André Masséna, duca di Rivoli e principe di Essling celebre generale francese di origine italiana, maresciallo dell'Impero tra i più valorosi ed importanti del Primo Impero. 

Dispaccio militare su carta intestata del Generale Massena indirizzato al Generale Chabot. 

Dato che il Gen. Guien si sposterà a Treviso, Massena ordina a Chabot di spostare quattro pezzi d'artiglieria leggera a Cittadella, dove successivamente si sposterà anche il 64° Battaglione. Chabot dovrà invece dirigersi con le sue truppe a Castelfranco per rimpiazzare il Gen. Guien. Il dispaccio termina poi con altri ordini di spostamenti di truppe tra il 64°, il 21° e il 3°. 

Dispaccio militare redatto a Bassano il 3 Ventoso Anno 5° (21 Febbraio 1797). 


Condizioni: presente un restauro a livello conservativo nella parte esterno-centrale della lettera. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 115

Autografo di Massimiliano Giuseppe I Baviera Lettera a Sua Santità Papale Ringraziamenti Nomina Cardinalizia

Consulta la scheda completa

Stima: 150 - 200€

Descrizione:

Lettera manoscritta con autografo del Re Massimiliano Giuseppe I di Baviera, redatta a Monaco il 2 aprile 1816 e indirizzata al Cardinale Antonio Gabriele Severoli, Nunzio Apostolico a Vienna.

Con la presente missiva redatta su pregiata carta con taglio oro, il Re di Baviera, vista la vicinanza al Cardinale, comunica tutta la sua riconoscenza nei confronti di "sua Santità Papale" per la nomina a Cardinale del Severoli.

La figura del Severoli è abbastanza controversa: nonostante gli anni da Nunzio Apostolico a Vienna i rapporti con l'Imperatore Francesco I d'Asburgo non decollarono mai, tanto che nel conclave del 1823 esercitò il diritto di veto contro il Cardinale.


SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 116

Autografo di Luigi Filippo I di Francia Prima della Proclamazione a Re - Convocazione a Corte

Consulta la scheda completa

Stima: 280 - 350€

Descrizione:

Lettera firmata da Luigi Filippo I di Francia, già Luigi Filippo, duca d'Orléans fu re dei Francesi dal 1830 al 1848 con il nome di Luigi Filippo I. 

Rara lettera firmata Louis Philippe D'Orléans redatta a pochi giorni dalla proclamazione come sovrano con il nome di Luigi Filippo I il 9 agosto 1830. 

Lettera in francese, redatta dal Palazzo Reale il 1° Agosto 1830. 

Convocazione a corte presso il Palazzo Reale per un Marchese (non specificato) e i signori della Corte dei Conti. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 117

Autografo di Leopoldo II di Toscana Granduca Lettera Condizioni di Salute

Consulta la scheda completa

Stima: 350 - 400€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata dell'ultima Granduca Leopoldo II di Toscana, redatta a Grosseto il 29 novembre 1836.

Il mite Granduca comunica al destinatario (non riconosciuto) le condizioni di salute di lui e della famiglia: "Noi altri stiamo tutti bene: questa questa provincia ha avuto nella sua convalescenza una giornata cattiva, però non sembrami avvilita".

La missiva prosegue spiegando al destinatario che dovrà inviare le minute di replica per le suore di San Giuseppe per esaminare alcune lettere della madre del Granduca, la Granduchessa Consorte di Toscana Luisa Maria Amalia di Borbone.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 118

Autografo di Carlo Alberto di Savoia Condono Multa Controfirmato da Giuseppe Barbaroux

Consulta la scheda completa

Stima: 180 - 250€

Descrizione:

Documento firmato da Carlo Alberto di Savoia è stato Re di Sardegna dal 27 aprile 1831 al 23 marzo 1849. Durante il periodo napoleonico visse in Francia dove acquisì un'educazione liberale. 

Comunicazione con la quale viene concesso un condono di Lire 71 e 25 Centesimi per la multa ricevuta dal tribunale nel 1828. 

Documento su carta intestata di Carlo Alberto e controfirmato dal celebre avvocato Giuseppe Barbaroux redatto a Torino, il 5 Settembre 1837. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 119

Autografo di François-René de Chateaubriand Lettera Scadenza Affitto

Consulta la scheda completa

Stima: 500 - 700€

Descrizione:

Biglietto interamente manoscritto (senza firma) del grande filosofo francese François-René de Chateaubriand, redatto il 30 giugno senza anno e indirizzato ad un destinatario sconosciuto.

Con il presente biglietto Chateaubriand comunica al destinatario di avvisare M. Hemmemberg che il contratto di affitto scadrà domani (1 luglio) e che salderà quanto dovuto, oppure cederà l'affitto alla Dottoressa de Dino.

François-René de Chateaubriand è considerato il padre del Romanticismo letterario francese, fu molto ammirato dal Console Napoleone Bonaparte, tanto che fu affiancato al ministro plenipotenziario il Cardinale Fesch a Roma come segretario di Legazione, fino al 1804, quando apprese dell'esecuzione del Duca di Anghien Luigi di Borbone (il padre era stato il comandante dell'esercito dello Chateaubriand ai tempi dell'esercito degli emigrati) motivazione che portò Chateaubriand all'allontanamento dalla vita politica rivoluzionaria napoleonica.


SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 120

Autografo di Giosuè Carducci Copiosa Lettera Future Pubblicazioni a Barbera

Consulta la scheda completa

Stima: 650 - 800€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Giosuè Carducci celebre poeta, scrittore, critico letterario e accademico italiano. Carducci è stato il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura, e primo italiano in assoluto, insieme a Camillo Golgi, a vincere tale premio nel 1906. 

Lettera redatta a Bologna il 24 Ottobre 1869 indirizzata a Gaspero Barbera a Firenze (cancellato il destinatario sulla lettera). 

Copiosa lettera molto interessante. Carducci parla al suo editore -il Barbera aveva preso l'incarico di pubblicare le "Poesie" di Carducci- dicendosi d'accordo circa i versi da includere nella raccolta ma non sull'opportunità di scrivere lui stesso la prefazione. "Non garba... che l'autore del libro di poesia si metta a dissertare in principio del suo metodo, del tecnicismo, dell'inspirazione, della scuola ecc...". E per convalidare la sua tesi, porta come esempio le raccolte recenti di liriche dell'Aleardi e dello Zanella apparse con loro prefazioni: "... Le cose veramente infelici che indispongono il lettore sono a punto le prefazioni: nel primo la vanità, nel secondo una tal meschinità e quasi pedanteria traspariscono ad ogni linea...". 

Carducci prosegue ringraziando per il "...compenso di L. 250 per i volumetti diamante che richiedono spogli, come gli Erotici e Lirici. Creda che è equo...avanti di mettere insieme quell'indice...oh quanto tempo ci è voluto, e quanti mutamenti, e quante cure, e quante gite alle biblioteche...". Il poeta chiede quindi all'editore se è disposto a pubblicare "I compassionevoli avvenimenti di Erasto" (trattasi di uno scritto del '500 di cui Carducci aveva curato l'edizione critica e la prefazione), in quanto ormai sta per finire la collana dei "Lirici del Sec. XVIII". E prosegue: "Di sì fatte scelte storiche critiche vorrei farne qualchedun'altra... per esempio Guidi, Zappi e l'Arcadia migliore...". 

Termina la lettera riprendendo a parlare della collezione dei "Lirici" e di un "imbroglio" di fogli e di bozze avvenuto su un'edizione del Petrarca.

Le "Poesie" di cui all'inizio della lettera, furono pubblicate dal Barbera. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 121

Autografo di Tommaso Salvini Offerta Rifiutata Difficoltà Esercitare Arte

Consulta la scheda completa

Stima: 150 - 250€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Tommaso Salvini noto attore teatrale e patriota italiano. Fu tra i protagonisti del teatro italiano della seconda metà del XIX secolo. Con Adelaide Ristori ed Ernesto Rossi fu uno dei principali esponenti del periodo chiamato del Grande Attore. Si formò principalmente nella compagnia di Gustavo Modena, figura di riferimento per lui ben oltre che per l'aspetto teatrale, e nella compagnia di Luigi Domeniconi. 

Lettera su carta intestata personale di Salvini, redatta a Firenze il 4 Giugno 1890 e indirizzata ad un destinatario non specificato, presumibilmente all'impresario Lambertini. 

Salvini declina l'offerta propostagli "In primo luogo, tu sai che il vino, più invecchia, e più costa caro! Ebbene io sono come il vino!... Se mi danno 2.000 Lire apro la botte, se no, conservo il vino, facendolo invecchiare per l'Estero".
Successivamente motiva le sue esitazioni a tornare sulle scene "Troppe difficoltà che si presentano per noi per esercitare l'arte. Dove trovare una Compagnia che abbia il mio repertorio? Dove sono gli elementi idonei per la mia produzione? Dove il corredo necessario? (...) Non sarebbe meglio abbandonare l'idea di propormi ancora d'esercitare l'arte fra noi?".

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 122

Autografo di Roberto Bracco Lettera Divisione Primo Premio Giuseppe Giacosa

Consulta la scheda completa

Stima: 180 - 250€

Descrizione:

Interessante e copiosa lettera del celebre commediografo Roberto Bracco, redatta a Napoli, presumibilmente nel 1893 e indirizzata ad un critico teatrale non ben riconosciuto.

All'interno della significativa lettera traspare l'ansia del Bracco per l'esito del suo dramma "Le Maschere" ed il uso desiderio di ricevere un commento benevolo dalla stampa.

Bracco continua la missiva  spiegando che: "Non è colpa mia se le Maschere si sono divisi il primo premio con I "Diritti dell'Anima" di Giacosa, il più forte commediografo".

La stagione teatrale di Bracco per i primi anni "90 del XIX secolo si era aperta con il successo per il suo "drammone" Una donna" e spera che lo stesso possa ripetersi con "Le Maschere" che è un "dramma breve, anzi brevissimo, fatto più di pause che di parole, fatto più d'intenzioni psicologiche che di teatralità".

La missiva termina dicendo: " So che mi vuoi bene. Pure non chiedo a te indulgenza a soffietto, chiedo invece la tua presenza a teatro".

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 80,00


LOTTO 123

Autografo Rudolf Christoph Eucken Premio Nobel Letteratura Cartolina

Consulta la scheda completa

Stima: 280 - 350€

Descrizione:

Cartolina interamente autografa e firmata di Rudolf Christoph Eucken noto filosofo e scrittore tedesco, vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1908. Nel 1871, dopo aver insegnato per 5 anni fu nominato professore di filosofia presso l'Università di Basilea in Svizzera. Vi rimase fino al 1874 quando si trasferì a Jena dove insegnò fino alla pensione. 

Cartolina in tedesco, redatta a Jena il 6 Maggio 1899 ed indirizzata a Salvatore Abbadessa di Palermo. 

Eucken ringrazia il Dott. Abbadessa per la sua graditissima lettera e lo ringrazia per la traduzione in italiano del suo articolo. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 124

Autografo di Pier Maria Cecchini "Il Frittellino" Attore Lettera Negozio Roma

Consulta la scheda completa

Stima: 1500 - 1800€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Pier Maria Cecchini celebre attore comico della Commedia dell'Arte. Personaggio di grande talento e temperamento, mattatore per vocazione, diceva di sé "Io basto a tutto". Di carattere burrascoso, cosa che lo condusse spesso in prigione, Cecchini si distinse per aver interpretato lo Zanni con accento ferrarese nella Compagnia degli Accesi, di cui velocemente divenne il capocomico. La sua maschera era Frittellino, nome con il quale fu spesso identificato lungo il corso della sua vita.

Lettera redatta a Firenze il 17 Dicembre 1611 con destinatario non specificato. 

Cecchini sollecita il destinatario ad aiutarlo a portare a termine "il mio negocio di Roma", dato che "ho principiato sotto il suo auspicio..."


SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 125

Autografo di Gustavo Modena Lettera Partecipazioni Teatri Liberi 1831

Consulta la scheda completa

Stima: 250 - 300€

Descrizione:

Lettera interamente autografa del celebre attore e patriota italiano Gustavo Modena, redatta a Bologna il 6 marzo 1831 e indirizzata al Direttore dei Teatri e Pubblici Spettacoli di Ferrara.

All'interno della missiva, Modena propone al direttore dei Teatri di Ferrara di realizzare "una circolare a tutti i comitati provvisori di Governo, annunciando che mi propongo di girare per i paesi liberi con un repertorio adattato alle circostanze".

Le circostanze citate dal Modena nel testo sono estremamente complesse: il 5 febbraio 1831 a seguito di un'insurrezione risorgimentale in Emilia Romagna (in particolare a Modena, Bologna e Parma) vennero dichiarate le Province Unite Italiane, che governarono dal 5 febbraio al 26 aprile 1831, represse nel sangue dall'esercito austro-pontificio.

Le Province Unite Italiane sono state un primo tentativo di unità nazionale contro i domini stranieri.

Gustavo Modena era attivo politicamente tanto che nel 1831 aderì alla Giovine Italia di Mazzini e fu costretto all'esilio forzato prima in Belgio poi a Londra.

A memoria del suo impegno politico per la patria è stato realizzato un busto collocato sul colle Gianicolo (Roma), insieme ad altri 228 patrioti che si adoperarono per la formazione dello Stato Italiano.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 80,00


LOTTO 126

Autografo di Virgilio Talli Attore Formazione Compagnia Talli-Tovagliari

Consulta la scheda completa

Stima: 120 - 150€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Virgilio Talli famoso attore e regista teatrale. Fu tra i primi ad analizzare in maniera critica e approfondita i testi da rappresentare, scegliendo anche opere lontane dal repertorio tradizionale. Per questo suo impegno nella messa in scena, viene considerato uno dei precursori della regia teatrale italiana. Verso la fine dell'Ottocento lavorò con Reinach, poi con Ermete Novelli, Flavio Andò e Tina Di Lorenzo. Nel 1900 divenne direttore della prestigiosa Talli-Gramatica-Calabresi. 

Lettera redatta a Genova il 13 Ottobre 1894 ed indirizzata ad Alarico.

Talli comunica al destinatario la probabile formazione di una compagnia Talli-Tovagliari per la quale occorrerebbe un'attrice "senza eccessivo concetto di sé, elegante, giovane, intelligente...una piccola forza remissiva, non guasta dalle turpi debolezze del palcoscenico..." Poiché gli è stato detto che potrebbe fare al suo caso Irma Gramatica, chiede all'amico di mettersi in contatto con quell'attrice e di scrivergli in proposito al più presto.  

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 50,00


LOTTO 127

Autografo di Alessandro di Ottaviano de' Medici Papa Leone XI Lettera da Roma

Consulta la scheda completa

Stima: 1200 - 1500€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Papa Leone XI nato Alessandro di Ottaviano de' Medici di Ottajano, è stato il 232º papa della Chiesa cattolica nonché sovrano dello Stato Pontificio dal 1º aprile 1605 alla morte. Il suo pontificato, durato appena ventisei giorni, è il nono pontificato più breve della storia della Chiesa cattolica. 

Rarissima lettera interamente autografa e firmata da Alessandro di Ottaviano de' Medici in qualità di Arcivescovo di Firenze e indirizzata al medico Antonio Benivieni (Il giovane) e redatta a Roma, il 22 Ottobre 1576. 

Il futuro Papa si scusa per il ritardo nella risposta circa la morte del "fratello", continua poi sostenendo che nel capitolo dove di trova il Benivieni, non si troverebbe a suo agio a causa della stravaganze negli usi. 

Intatto il sigillo mediceo sul retro. 


Altissima rarità

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 128

Antica Pergamena Ebraica Torah Libro dei Numeri Venezia

Consulta la scheda completa

Stima: 800 - 1200€

Descrizione:

Antica pergamena ebraica di area veneziana datata 1678. 

Trattasi di una parte del Libro dei Numeri o Quarto Libro di Mosè che secondo la tradizione ebraica sarebbe stato scritto da Mosè stesso.  
La pagina, di grande formato e suddivisa in tre colonne interamente manoscritte in lingua ebraica, è tratta dalla prima parte del Libro dei Numeri, ed esattamente quello che parla del censimento della popolazione nel deserto del Sinai che si stava preparando per la marcia verso l'Egitto. Su ordine di Dio, Mosè deve contare tutti gli uomini "dai vent'anni in su" che siano in grado di portare delle armi e deve nominare dei principi che comandino ogni tribù e che faranno poi capo a lui.

Questo incredibile reperto storico riferisce proprio questi fatti della narrazione biblica.

I manoscritti ebraici antichi, soprattutto quelli di area italiana, sono molto rari e preziosi in quanto pressoché introvabili. Il motivo dell'estrema rarità di questa tipologia di documenti è data da vari fattori; il primo è senz'altro è legato al fatto che nella cultura ebraica non esistevano gli scriptorium, ma la riproduzione e copiatura dei testi sacri era di iniziativa personale. Un altro motivo è dato dal fatto che i manoscritti ebraici venivano conservati ed occultati dagli ebrei stessi nelle cosiddette Ghenizah, luoghi di deposito dei manoscritti in cui comparisse almeno uno dei sette nomi di Dio, che alla nostra latitudine erano spesso umidi ed ostili alla conservazione del materiale cartaceo e membranaceo. Ultimo ma non ultimo, non dobbiamo dimenticare il periodo della Controriforma cattolica, che terminò nel 1648, dove vennero bruciati in pubblichi roghi migliaia e migliaia di libri e manoscritti ebraici.


SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 129

Autografo di Andrea Archetti Cardinale Auguri Natale Conte Rocca e Famiglia

Consulta la scheda completa

Stima: 150 - 200€

Descrizione:

Lettera manoscritta con nota firmata del Cardinale Andrea Archetti, redatta a Roma il 30 dicembre 1789 ed indirizzata al Conte Gaetano Rocca.

Il Cardinale che ebbe il compito di sopprimere l'Ordine della Compagnia di Gesù in Russia (poi fallito), invia i suoi auguri al Conte Rocca, a sua madre e al fratello Luigi.

La vita ecclesiastica del Cardinale ebbe la sua massima elevazione nel 1780, quando fece pubblicare la bolla "Dominus ac Redemptor" per richiedere la soppressione della Compagnia di Gesù nei territori prussiani e russi.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 130

Autografo di Ercole Consalvi Cardinale Pergamena a Nome Papa Pio VII

Consulta la scheda completa

Stima: 180 - 250€

Descrizione:

Breve pontificio a nome di Papa Pio VII redatta su pergamena a Roma, il 21 Dicembre 1821 e firmata da Ercole Consalvi noto cardinale, politico e mecenate italiano. Fu Cardinal Segretario di Stato di Pio VII a due riprese dal 1800 al 1806 e dal 1814 al 1823. Si segnalò quale abile diplomatico e fine politico. È considerato dalla storiografia una delle personalità politiche più importanti nella storia della Chiesa cattolica degli ultimi secoli.

Grazie al presente documento membranaceo viene conferita la nomina a presbitero per Camillo Garibaldi, genovese, presumibilmente avo del più noto Giuseppe. 

Destinatario manoscritto sul retro e rimanenza di ceralacca. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 131

Autografo di Giacomo Piccolomini Cardinale Elezione Cardinalizia

Consulta la scheda completa

Stima: 250 - 300€

Descrizione:

Autografo del Cardinale Giacomo Piccolomini, su lettera redatta da Roma il 24 novembre 1845.

Nella missiva il neo Cardinale comunica al destinatario (non specificato) l'elezione a Cardinale della Chiesa Cattolica: "La Santità di Nostro Signore si è degnata nel Concistoro di questa mattina di elevarmi all'onore della S. Porpora."

Bellissima lettera che testimonia l'onore di essere stato nominato Cardinale della Chiesa Cattolica per un membro di una delle famiglie nobiliare più famose e importanti di Toscana.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 132

Autografo di Rodolfo d'Asburgo-Lorena Cardinale Mecenate Beethoven

Consulta la scheda completa

Stima: 180 - 250€

Descrizione:

Lettera manoscritta con autografo del Cardinale Rodolfo d'Asburgo Lorena, Arcivescovo di Holmutz (CZE), redatta a Holmutz il 30 dicembre 1827.

Con la presente missiva, indirizzata ad una Eminenza, non ben identificata, il Cardinale comunica i suoi più sinceri ringraziamenti per gli auguri ricevuti per il Natale, e ricambia gli auguri a sua volta.

Il Cardinale di Lorena è ricordato per essere stato uno dei più importanti amici e mecenati di Beethoven, fu infatti suo allievo da ragazzo e una volta ricevuta la porpora fu uno dei committenti più importanti del compositore tedesco, tanto che la casa Imperiale d'Asburgo gli garantì un vitalizio di 4000 fiorini, qualora fosse rimasto a Vienna.

L'amicizia e la stima reciproca per il Cardinale portarono l'autore tedesco a comporre la "sonata per pianoforte n° 26 "Les adieux" a causa della partenza del prelato per Roma, e fu inoltre protagonista nel "trio per pianoforte n° 7 "L'Arciduca", considerate dalla critica come alcune tra le migliori creazioni del compositore tedesco.



SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 70,00


LOTTO 133

Manoscritto Re Vittorio Emanuele II di Savoia - Tutela Orfani Margherita e Tommaso di Savoia - Notaio Giovanni Pio De Amicis

Consulta la scheda completa

Stima: 280 - 350€

Descrizione:

Rarissimo documento di grande interesse storico.

Il fascicolo, composito, riunisce le copie conformi all'originale di due importantissimi atti legati alla vita e alla storia della Famiglia Savoia. Gli atti sono stati redatti e firmati dal Notaio Giovanni Pio De Amicis per sancirne l'autenticità.

Il primo atto riporta il verbale del Consiglio della famiglia Savoia con la famiglia regnante di Sassonia, indetto per affidare la tutela dei due minori Margherita di Savoia, futura regina, e Tommaso d'Aosta Duca di Genova, all'indomani della prematura scomparsa del loro padre Ferdinando di Savoia - Genova. Al Consiglio erano presenti Camillo Benso Conte di Cavour in rappresentanza del Re Vittorio Emanuele II, Eugenio di Savoia ed i rappresentanti del Re Giovanni di Sassonia. La tutela dei minori viene quindi affidata a Vittorio Emanuele II e vengono stabiliti i termini in cui i due giovani verranno allevati ed educati.

Il secondo atto, redatto davanti ad  Andrea Conta, il Notaio De Amicis, Camillo Benso Conte di Cavour e Giovanni Nigra, consiste nella successiva trascrizione del giuramento effettuato dall'Augusto Monarca Vittorio Emanuele II che lo lega solennemente alla tutela dei due minori. Trattandosi di una copia conforme all'originale redatta successivamente, in calce al documento sono riportati i nomi delle personalità presenti all'atto ma non le loro firme. Vi si può infatti leggere: "Desunta questa copia dal suo originale di pugno del Sig. Giovanni Lecci persona di confidenza (...) - In fede, Torino 21.01.1857 Giovanni Pio de Amicis".

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 134

Autografo di Ferdinando Paër Lettera da Parigi Opera Non Adatta al Re

Consulta la scheda completa

Stima: 280 - 350€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Ferdinando Paër compositore italiano. Nel 1806 Napoleone assistette a Dresda all'Achille e apprezzò al punto l'opera che volle assicurarsi i servigi di Paër come "compositore di corte di Sua Maestà Imperiale" per 28.000 franchi e nel 1812 lo nominò successore di Gaspare Spontini come direttore del Théâtre-Italien di Parigi fino al 1827. Nel 1827 si ritirò definitivamente dal Théâtre-Italien (al suo posto subentrò Gioachino Rossini dopo una rivalità durata qualche anno) e si dedicò all'insegnamento di composizione (fra i suoi allievi vi fu anche il giovane Franz Liszt).

Nel 1835 tenne l'orazione funebre ai funerali di Vincenzo Bellini, e alla sua morte gli vennero fatte esequie solenni. 

Lettera in francese, redatta a Parigi il 3 Ottobre 1837. 

Paër informa il destinatario che ha ricevuto le parti cantate "de la Cantate de Mr. Pollet" eseguita a Orleans il 27 agosto e, non avendo ancora quella strumentale, non è in grado di conoscere gli effetti di questa musica. Il Maestro tuttavia, con molta sincerità, afferma che né le parole né la musica di questo autore sono adatte e non possono essere eseguite dai musicisti del Re "chez le Roi même!". 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 100,00


LOTTO 135

Autografo di Charles Gounod Rappresentazione Roméo et Juliette Parigi

Consulta la scheda completa

Stima: 500 - 600€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Charles Gounod celebre compositore francese. Conoscitore profondo e raffinato delle leggi armoniche e contrappuntistiche, ottenne indiscusso successo con Faust (1859). Nelle sue pagine migliori trova la strada di un'immediata comunicativa, in uno stile che si nutre della nuova sensibilità romantica dell'Ottocento francese, pur essendo pregno di elementi provenienti dal migliore Settecento francese e dal teatro mozartiano. 

Bella lettera d'interesse musicale, redatta a meno di due mesi dalla felice rappresentazione di "Roméo et Juliette" (Parigi, Théatre-Lyrique, 27/4/1867). Gounod riceve in dono un'opera pittorica rappresentante la scena del dolce colloquio tra Giulietta e Romeo, nella quale i due infelici, innamorati parlano del canto dell'usignolo e dell'allodola (Atto 4° -quadro primo- scena prima). 

Gounod attribuisce il successo della sua opera alla grandiosità del dramma shakespeariano. 

Presente anche la busta d'invio, attaccata alla lettera, con destinatario e indirizzo anch'esso autografo di Gounod, indirizzata al Sig. Jalabert a Parigi. 

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!

Prezzo di partenza:

€ 200,00


LOTTO 136

Autografo di Amilcare Ponchielli "I Mori di Valenza" Lettera a Ghislanzoni

Consulta la scheda completa

Stima: 1200 - 1500€

Descrizione:

Lettera interamente autografa e firmata di Amilcare Ponchielli celebre compositore, direttore di banda e docente italiano. 

Lettera su carta intestata personale con le iniziali di Ponchielli, redatta a Milano il 10 Aprile 1883 ed indirizzata a Antonio Ghislanzoni noto librettista, poeta e scrittore italiano. 

Curiosa lettera con due battute musicali intercalate nel testo. 

Ponchielli parla dell'opera "I Mori di Valenza" che sta musicando su libretto di Ghislanzoni. Ha ricevuto i versi del "Coro...che va egregiamente, e mi piace assai...". Ha quindi parole di lode per il librettista: "...se dovrà succedere un'auto-da fé ciò sarà per la musica se non riesce, non mai per i tuoi versi...". 

Ponchielli è tormentato però dall'idea che l'opera non proceda secondo i suoi progetti: "...Ho la convinzione che in quella mia musica non sia vi soltanto di sicuro effetto che un solo pezzo!...". E aggiunge: "...appena avrò ideato qualche cosa del Coro verrò a farti sentire... perché tu mi dica se la musica merita la fine della madre di Azmena...".

L'opera "I Mori di Valenza", rimasta incompleta per la morte del Maestri, venne completata da Arturo Cadore e rappresentata con successo a Montecarlo il 17 Marzo 1914. 




SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 137

Autografo di Ruggero Leoncavallo Lettera a Virginia Reiter Libero Sfogo

Consulta la scheda completa

Stima: 800 - 1000€

Descrizione:

Lettera interamente autografa del celebre compositore italiano Ruggero Leoncavallo, redatta a Genova al Grand Hotel e indirizzata all'attrice Virginia Reiter, una delle interpreti di prosa più attive e importanti del XIX secolo.

Con la presente missiva Leoncavallo si sfoga liberamente riguardo ai suoi pensieri sull'arte. "Questa povera anima mia è come quell'arpa eolia di cui mi avete parlato. E quando una mano magistrale di artista vero fa vibrare su di essa la nota dolorosa e umana, allora... è una sinfonia immensa che si leva... allora i dolori passano... ed il dolore... mi schiude le porte del mondo benedetto dall'arte".

Il compositore continua la lettera entusiasta per tutte le manifestazioni artistiche alle quali può presenziare: "...qualunque esse siano: un'opera di Bellini o di Wagner, un quadro di Michelangelo, un bello squarcio di Musset o di Zola, il puro gorgheggio di una Patti o il grido e l'anima della Reiter... io mi sento artista tal da comprendere l'arte come generalmente non si comprende!"

La missiva termina con una nota entusiasta: "Mi avete dato la voglia di comporre qualche cosa".

Interessante e rara lettera del compositore scritta ad una delle interpreti di teatro più importanti del XIX e XX secolo.

Busta con destinatario manoscritto, interamente autografa del Maestro.

Senza data, la lettera può essere contestualizzata cronologicamente intorno alla fine del XIX secolo.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


LOTTO 138

Spartito Autografo di Vincenzo Bellini Due Arie "Almen Se Non Poss'io" con Autentica Fratelli

Consulta la scheda completa

Stima: 13000 - 15000€

Descrizione:

Rarissimo spartito musicale interamente manoscritto di Vincenzo Bellini, celebre compositore musicale considerato, al pari di Gioacchino Rossini e Gaetano Donizetti, il Maestro per antonomasia dell'era del bel canto italiano. A causa della sua prematura scomparsa, a soli 34 anni, i suo scritti sono da considerarsi di grande rarità collezionistica.

Il prezioso cimelio si compone di n° 4 pagine interamente manoscritte dal M° Bellini (contenente 86 battute) che riportano due dei componimenti contenuti nelle celeberrime “Sei Ariette” per voce e pianoforte, dedicate alla cantante dilettante Marianna Pollini nel 1829, grande amica del compositore. Le ariette vennero poi pubblicate da Ricordi nel 1831.

Le prime due pagine riportano l’Arietta n° IV “Almen se non poss'io” nella sua completezza, con testo e musica, mentre le ultime due pagine riportano l’Arietta n° V “Per Pietà bell’idol mio” di cui è mancante il finale, il cui testo è stato riportato in calce al foglio probabilmente dalla mano di uno dei fratelli di Vincenzo che con quel gesto ha inteso voler completare il manoscritto.

Se il poter toccare un manoscritto musicale di Vincenzo Bellini è di per sé un’immensa emozione, ciò che rende assolutamente unica e sconfinata l’emozione stessa è il fatto che questo manoscritto non è UN manoscritto autografo di due delle sei Ariette bensì è IL manoscritto… Il primo manoscritto assoluto dove Vincenzo Bellini depone le sue prime idee musicali per la creazione di una delle sue più note opere.

Questa idea verrà poi ripresa dal Maestro e rielaborata in chiave diversa per diventare ciò che il mondo conosce nella forma in cui ci è giunta.
Il manoscritto contiene infatti numerose correzioni, cancellature e ripensamenti che ci hanno portato a voler approfondire lo studio su di esso; ma la convinzione di quanto affermato giunge dal fatto che l'analisi compiuta sul manoscritto dai nostri musicologi ha evidenziato come esso sia stato scritto infatti in una chiave diversa da quella poi utilizzata per la pubblicazione, rendendo questa opera un inedito di incredibile rarità e bellezza.

Il manoscritto, come d’obbligo, presenta in alto a sinistra l’autentica autografa dei due fratelli di Vincenzo, Carmelo e Mario Bellini che rendono il cimelio unico.

Incredibile rarità collezionistica.

SEZIONE : Autografi '900 e Contemporanei

Termine asta:

ASTA CONCLUSA!


Pagina 1 di 1