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Stima: 6.000 - 8.000€
Descrizione:
Rarissimo manoscritto del celeberrimo medico, anatomista e fisiologo Marcello Malpighi. Il manoscritto risulta essere un foglio a quattro facciate residuato dalla slegatura e successiva dispersione di un quaderno di appunti del medico. Le quattro pagine non sono infatti consequenziali e lo stesso dicasi per gli argomenti trattati. Dopo aver analizzato il pregiato documento, andiamo ad esporne i contenuti: Pagg. 1 e 2: Le prime due pagine riportano un elenco numerato di animali le cui parti del corpo venivano utilizzate nella medicina dell’epoca. Malpighi contrappone le proprie deduzioni alle rilevazioni di Hoff, da noi identificato in Johan Neuhof, viaggiatore olandese suo contemporaneo, sugli animali esotici incontrati durante i suoi viaggi in Asia. L’elenco inizia nientemeno con l’UNICORNO. Purtroppo la descrizione dell’animale (n° 25) è mancante, ma possiamo leggere che, nonostante Hoff (Neuhof) asserisse che fosse un animale di fantasia, Malpighi annota che invece è stato ritrovato dell’avorio fossile identificato come un corno di unicorno. N° 26 - Rinoceronte Malpighi descrive il rinoceronte asiatico (Rhinocerus unicornis) ed attribuisce al suo corno proprietà terapeutiche in caso di “maligna fibras”. N° 27 - Alce Malpighi descrive l’alce e lo definisce un quadrupede simile all’asino silvestre o selvatico, animale menzionato anche da Plinio. Dal suo zoccolo si ottiene un rimedio per l’epilessia. N° 28 - Castoro A questo animale il Malpighi dedica un copioso e dettagliato paragrafo. Dopo la minuziosa descrizione, Malpighi spiega come questo animale venga cacciato per i suoi testicoli, dai quali si ricava il castoreo, sostanza utilizzata nella medicina del suo tempo. Quando l’animale si sente minacciato dal cacciatore, sia solito amputarsi i testicoli con i denti, di modo da rendersi non più interessante e salvarsi la vita. Le moderne conoscenze ci indicano come entrambe le descrizioni del Malpighi siano errate. Il fatto che il castoro si amputi i testicoli se minacciato è una credenza popolare, ed il castoreo non viene estratto dai suoi testicoli bensì da alcune ghiandole, poste nella regione perianale, presenti sia negli esemplari maschi che femmine. N° 29 - Pesci Appunti schematizzati su alcuni pesci tra cui il luccio ed i loro impieghi in campo medico N° 30 - mancante per errata numerazione N° 31 - Pelliccia di coniglio Il Malpighi descrive come la pelliccia di coniglio venga utilizzata nella cura dei calcoli e per i parti difficili. N° 32 - Lince Malpighi spiega come il sangue di lince venga utilizzato per dissolvere i grumi e contro i calcoli. N° 33 - Malpighi indica in questo paragrafo come ottenere denti bianchi. A questo punto, prima di proseguire con l’elenco numerato, Malpighi appone un titolo a ciò che segue: Paralipomeni Sect. 3, e nei successivi due paragrafi, il 34 ed il 35, vengono annotati rimedi per patologie tra le più disparate, ottenuti tramite parti del vitello e soprattutto tramite il Bombix (mori), il baco da seta il quale, essiccato tramite “tiepida fornace”, fornisce una polvere atta a purificare il sangue. Il baco da seta fu un animale assai caro al Malpighi tanto da dedicargli un’intera pubblicazione, la Dissertatio Epistolica de Bombyce, pubblicata a Londra nel 1669. Le due pagine successive, come spiegato in precedenza, non proseguono l’argomento trattato in precedenza ma contengono numerosi appunti di carattere prettamente medico quali la parotite, le suppurazioni, la putrefazione, la difficoltà respiratoria e molto altro. Nell’ultima pagina si può apprezzare invece un’interessantissima lista della bibliografia di riferimento di Marcello Malpighi. Questo manoscritto è da considerarsi estremamente raro e prezioso, in quanto ci mostra con una visione in prima persona il lavoro di colui che può essere considerato uno dei padri della medicina moderna.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:04
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Gerolamo Segato celebre naturalista, cartografo ed egittologo. Al suo ritorno dall'Egitto, si stabilì a Firenze dove focalizzò i suoi studi su una sorta di mummificazione, la mineralizzazione. A causa di tali studi fu conosciuto come "Il Pietrificatore". Egli scrive ad un amico di Bagni San Filippo, in provincia di Siena, dove svolgeva ricerche sulle incrostazioni di carbonato di calcio. Nella lettera si rallegra che tutti godano di buona salute, si rammarica di non essere potuto partire per Bagni San Filippo nella settimana a causa di alcuni affari, ma spera di poterlo fare la successiva - nel caso in cui non potesse, spedirà la cassetta. La lettera è viaggiata e riporta infatti i timbri di Firenze e della data di spedizione. All'interno del foglio è stata appuntata l'appartenenza della lettera con la dicitura "Lettera del Segato Girolamo pietrificatore dei corpi umani" e, sull'altro lato, "Lettere del Segato". La parte bassa del foglio è strappata ma senza alcuna perdita di testo.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:03
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Lettera interamente autografa del celebre medico e professore Maurizio Bufalini, redatta a Firenze il 24 maggio 1865 e indirizzata all'amico e collega Giovan Battista Fabbri.
Con la presente missiva il Bufalini comunica informazioni circa il nuovo regolamento delle scuole mediche e tutte le altre problematiche incontrate con le istituzioni ministeriali.
La missiva è di grande interesse poiché Bufalini oltre a distinguersi per le sue pratiche mediche, è ancora oggi ricordato per aver rivoluzionato il metodo d'insegnamento nelle facoltà di medicina.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:06
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Stima: 1.800 - 2.500€
Descrizione:
Rarissimo spartito interamente autografo e firmato del compositore Giovanni Pacini, redatto a Palermo il 26 Novembre 1843.
Il Pacini compone di suo pugno un'aria per canto e pianoforte dal titolo: "Se di notte all'Aer Nero" e nel verso del manoscritto appone la data e la sua firma.
L'autografo del Pacini è da considerarsi come uno tra i più importanti nel panorama musicale internazionale, autore che nel corso del XIX secolo fu aiutato dalla famiglia borbonica regnante a Lucca, in particolare da Maria Luisa di Borbone, sua mecenate nei primi anni del 1800.
Il Pacini è da tutti considerato come "l'antagonista" di Vincenzo Bellini: negli anni '20 del 1800 infatti i due compositori si avvicendarono nella direzione del celebre teatro partenopeo San Carlo di Napoli. Negli anni in cui fu direttore il Pacini si esibirono nel capoluogo campano i più grandi attori teatrali dell'epoca: Giuditta Pasta, Domenico Donzelli e Giovan Battista Rubini.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:04
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Stima: 800 - 1.000€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata del grande pianista e compositore belga César Franck, considerato una delle figure più importanti della vita musicale francese nella seconda metà del XIX secolo, inviata al librettista e poeta Emile Deschamps, collaboratore anche di Rossini e Mayerbeer.
Nella missiva il Franck invita Deschamps a passare al conservatorio a prendere le partiture di viola per essere copiate in un altro esemplare e successivamente inviarle a Lipsia. La lettera continua poi con Franck che richiede di ricevere alcuni copioni per la partitura di violoncello.
L'autografo non riporta datazione, ma risalente presumibilmente al ventennio 1850-1870.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:09
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Stima: 500 - 700€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Giuseppina Verdi, seconda moglie del celebre compositore Italiano Giuseppe Verdi, redatta da Sant'Agata il 20 agosto 1861.
La moglie del compositore raccomanda l'acquisto di una "ogliera d'argento che costerebbe 350 franchi, comperi l'ogliera e la porti a Sant'Agata, non piena d'olio ed aceto, ma provvista di un po' di pepe di Cayenne e di ciò che in questo Eden non può trovarsi, per fornire i sei vasetti".
La missiva continua con l'augurio della moglie del celebre compositore per una pronta guarigione riguardo il mal di denti patito dal grande librettista veneziano.
Francesco Maria Piave nella sua carriera di librettista ha collaborato con i più grandi musicisti del suo tempo tra i quali: Verdi, Pacini, Mercadante e i fratelli Ricci.
Alla lettera si acclude inoltre una busta interamente autografa di Giuseppe Verdi, con timbri e francobolli d'invio inviata anch'essa al Piave.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:06
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Stima: 500 - 700€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Amilcare Ponchielli celebre compositore italiano che ha contribuito allo sviluppo del melodramma romantico, gettando le basi per la successiva Giovane Scuola di Puccini, Mascagni, Leoncavallo, Giordano e Cilea.
Con la presente missiva, inviata all'amico e scrittore Vespasiano Bignami il 31 Luglio 1883, il compositore comunica all'amico la ricezione del 4° atto dell'opera Marion Delorme (ultima opera del Ponchielli prima della prematura scomparsa) per il celebre scontro tra Didier (tenore) e Savergny (baritono) che così commenta:" Va tutto così divinamente".
La lettera continua con il Ponchielli che comunica all'amico i suoi prossimi spostamenti, spiegando che non ha intenzione di muoversi dal Monte Barro finché la situazione con il colera non si sarà tranquillizzata. In tutto il XIX secolo infatti si verificarono sei epidemie di colera che costarono milioni di vite in Italia e in Europa.
La missiva deve essere considerata come estremamente importante grazie alla tematica trattata, vicina a Ponchielli ed inerenti all'ultima sua opera.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:09
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Stima: 900 - 1.200€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Eugen d'Albert celebre pianista e compositore tedesco di origini scozzesi. Fu allievo di Franz Liszt, amico ed ammiratore di Johannes Brahms, del quale eseguì più volte e con grande successo i due concerti per pianoforte. Lunga e copiosa lettera redatta a Francoforte, il 12 marzo 1885 ed indirizzata al critico teatrale e compositore tedesco Otto Lessmann. D'Albert ringrazia il critico per la sua opinione circa l'esecuzione dell'Ouverture ad opera del pianista Karl Klindworth; la missiva, interamente di contenuto musicale, prosegue con l'esposizione di vari esempi di risoluzione di alcuni motivi per i quali il pianista e compositore chiede consiglio al collega.
Il manoscritto è impreziosito dalla presenza di sei battute interamente autografe di D'Albert, intercalate nel testo e inserite attraverso ritagli.
La copiosa missiva è da considerarsi estremamente rara e di difficile reperibilità, sia per il personaggio e per i contenuti trattati.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:13
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Biglietto di auguri interamente autografo dei tenori Ernesto Nicolini e Adelina Patti, pseudonimo di Ernest Nicolas, per gli auguri di Natale e fine anno per il 1888-1889.
Nel biglietto è presente una bellissima poesia di Tom Harris dedicata al ritorno a casa della celebre soprano spagnola Adelina Patti unitamente alla fotografia coeva del periodo che mostra la casa dei coniugi Patti-Nicolini dall'alto.
Il biglietto riporta inoltre una dedica composta dal Nicolini per la Patti.
La coppia Patti-Nicolini fu una delle più importanti nella storia della musica ottocentesca, calcando i più grandi palchi del mondo, dalla Russia all'America, passando per il Sud America e ovviamente in tutta Europa.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:09
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Stima: 1.800 - 2.500€
Descrizione:
Acclusa alla preziosa partitura, una fotografia originale, di grandi dimensioni, ai sali d'argento raffigurante Pietro Mascagni con timbro a secco dello Studio Graziani di Bologna. (23,9 x 15,3 cm) Condizioni: Buone, è presente uno strappo lungo la linea centrale che non compromette l'integrità del manoscritto.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:10
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Stima: 650 - 800€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo di Massimiliano Sforza, primogenito del grande Ludovico il Moro, Duca di Milano dal 1512 al 1515 e penultimo Duca sforzesco indipendente.
Missiva redatta a Milano il 7 Marzo 1515, a pochi mesi della celebre battaglia di Marignano che consegnerà il ducato di Milano in mano a Francesco I di Francia.
Lettera, inviata all'amico Pietro Fulgorio, dove il Duca di Milano prega di ascoltare il latore Manfredo Brindello, che parlerà in suo nome; molto probabilmente il quel periodo il Duca era alla ricerca di alleati che potessero aiutarlo nelle imminenti guerre per il Ducato, che si svolsero sul finale del 1515 (settembre - dicembre).
Lettera impreziosita dalla presenza del rarissimo sigillo Ducale in ceralacca perfettamente conservato.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:15
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo della Principessa Maria D'Aviz, Principessa consorte di Parma e Piacenza, redatta a Parma il 24 aprile 1573.
All'interno della copiosa lettera la Principessa di Parma scrive ad un destinatario non ben identificato riguardo ad un processo per la Contessa Confalonieri Canossa, moglie di Alberto, riguardo alcuni debiti lasciati dal marito al momento della morte (avvenuta nel 1572).
La missiva, dai contenuti estremante personali evidenzia la vicinanza della Principessa di Parma Maria d'Aviz alla Contessa di Canossa in quanto ella spera che il "suo partito" abbia la meglio ed il processo termini con l'assoluzione.
L'oggetto deve essere considerato di difficile reperibilità, data la prematura scomparsa della Principessa, avvenuta a soli 39 anni.
Presente sul retro il sigillo in ceralacca personale della Principessa Consorte di Parma e Piacenza.
Sono presenti alcune mancanze sul retro, che non compromettono in alcun modo l'integrità dell'autografo.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:12
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Stima: 650 - 800€
Descrizione:
Importante lettera con autografo del Granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici, indirizzata al Cardinale di Montelparo Gregorio Petrocchini, redatta a Firenze il 13 dicembre 1590.
Ferdinando I de' Medici è stato un cardinale italiano e il terzo granduca di Toscana. Figlio di Cosimo I de' Medici e della prima moglie Eleonora di Toledo, fu creato cardinale nel 1562. Con l'improvvisa morte del fratello Francesco I nel 1587, gli successe come Granduca di Toscana, fino alla morte avvenuta nel 1609
All'interno della particolare e accurata missiva, il Granduca di Toscana, ex Cardinale Medici commenta, in maniera velata, la situazione di potere del clero in quegli anni, soffermandosi sulla recente nomina a Cardinale del pro nipote di Papa Sisto V, porporato a soli 14 anni,che il Granduca definisce "creature di qualcuno".
Il Granduca si appella quindi all'età e all'esperienza del Cardinal Petrocchini che parteciperà al Conclave (e ai successivi) ricordando l'amicizia e la vicinanza della famiglia Medici influenzando così la prossima elezione papale.
L'ultimo decennio del XVI secolo fu un periodo molto complicato per la chiesa cattolica; si succedettero infatti cinque papi in soli due anni, che portarono quindi 5 conclavi e conseguenti giochi di potere tra le varie famiglie italiane, Medici in primis.
Presente un restauro conservativo perfettamente riuscito in carta di riso moderna.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:16
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo di Carlo Emanuele I di Savoia, detto Testa di Fuoco, redatta a Parigi il 31 gennaio 1600 ed indirizzata al Generale Biagio Capizucchi, capo delle Armate Pontificie e mercenario italiano.
All'interno della lettera, redatta nel periodo del soggiorno parigino del Duca di Savoia, Carlo Emanuele invia una richiesta di sostegno/mediazione al Generale Pontificio.
Testa di Fuoco cercò con tutte le sue forze di evitare lo scontro militare contro la Francia, anche se le richieste spropositate del Re di Francia non lasciarono ulteriori mosse al Duca di Savoia. Enrico IV chiedeva infatti che il Ducato di Savoia prendesse possesso del Marchesato di Saluzzo, ma in cambio avrebbe dovuto riconoscere alla Francia le roccaforti di Bresse, Valromey e Bugey.
La lettera deve essere inserita nell'ambito della guerra Franco-Savoiarda (1600-1601) per il marchesato di Saluzzo, terra rivendicata da entrambe le fazioni per la sua posizione strategica al confine.
La missiva, redatta a Parigi, è stata realizzata nel periodo del soggiorno francese (dicembre 1599- marzo 1600) nel quale il Duca di Savoia fu invitato a Fontainebleau dal Re di Francia Enrico IV per discutere del Marchesato di Saluzzo. Nel 1598 venne firmato da Francia e Spagna il trattato di Vervins, pace con la quale la Spagna si impegnava a lasciare i territori occupati sul suolo francese, mentre la Francia cancellò le suo pretese sui Paesi Bassi Spagnoli; il trattato non venne però firmato dal Duca di Savoia Carlo Emanuele I.
Sul retro della lettera è stato eseguito un restauro da antica mano.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:14
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Lettera firmata da Ranuccio I Farnese, quarto duca di Parma e Piacenza, reggente dal 1586 al 1592, duca dal 1592 alla morte e il quinto duca di Castro. Diede alla città di Parma monumenti unici (la Cittadella, la Pilotta e il Teatro Farnese), ed una legislazione moderna, che ne fecero un centro d'eccellenza sia nello stile di vita, sia come modello architettonico. Nonostante il carattere particolare, fece di Parma una capitale culturale allo stesso livello di Londra e Parigi. Attraverso la madre, l'undicenne Ranuccio divenne il legittimo erede al trono del Portogallo al momento della estinzione della dinastia degli Aviz, avvenuta nel 1580, ma il padre Alessandro dovette rinunciare alla corona del figlioletto in favore del suo ben più potente zio, re Filippo II di Spagna. Lettera redatta a Parma il 26 Marzo 1613 ed indirizzata al nobile Romano Mario Mattei (Orsini) a Roma. Nella lettera il Farnese esprime i sentiti ringraziamenti per la visita ai castelli d'Abruzzo ed ordina alcune disposizioni circa i suoi ministri nelle sue terre. Presente sul retro il sigillo in ceralacca e carta perfettamente conservato.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:15
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Stima: 350 - 450€
Descrizione:
Lettera firmata da Olimpia Aldobrandini, principessa di Meldola e nobildonna italiana denominata dagli storici "seniore", per distinguerla da Olimpia Aldobrandini "juniore" (1623-1681). Lettera redatta a Roma il 25 Febbraio 1632 ed indirizzata al Monsignor Mattei. La nobildonna comunica che dovrà consegnare del materiale al Marchese Facchinetti a Bologna. Questo materiale servirà per il parto della Duchessa di Modena e dovrà arrivare in tempo e in sicurezza. Il parto fa riferimento alla nascita del primogenito di Maria Farnese e di Francesco I d'Este, Alfonso d'Este nato morto nel 1632. Olimpia Aldobrandini era la madre di Margherita Aldobrandini che era sposata con Ranuccio I Farnese; Maria Farnese era la secondogenita della coppia e la bisnipote della nobildonna Olimpia.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:20
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Lettera firmata di Ranuccio II Farnese, sesto duca di Parma e Piacenza, dall'11 settembre 1646 alla morte e il settimo e ultimo duca di Castro, dall'11 settembre 1646 al 1649. Lettera redatta a Parma il 20 Luglio 1685. Ranuccio II Farnese ringrazia il destinatario (sconosciuto) per i doni ricevuti: dodici caraffine di Manna di S. Nicola di Bari e alcuni pesci. La lettera riporta una mancanza sul retro, è presente il sigillo in ceralacca e carta senza il destinatario ed è stata rifilata nella parte inferiore.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:17
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Lettera con autografo del Granduca di Toscana Cosimo III de Medici, redatta a Pisa il 20 gennaio 1685 e indirizzata a Cesare Vidoni di Soresina - Cremona.
Con la lettera il Granduca ringrazia per gli auguri ricevuti e comunica che ha particolarmente gradito il torrone offertogli dal Vidoni. Cremona in Italia è infatti riconosciuta come la città madre del torrone, dato che le prime testimonianze di questo prelibato dolce risalgono perfino al 1441, servito durante banchetto di nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.
Il Granduca ringrazia inoltre per il premuroso invio di molte confetture, che reputa ugualmente buone al torrone.
Missiva estremamente particolare del Granduca di Firenze, che testimonia la centralità della politica fiorentina in Italia nel XVII secolo unitamente alla tematica alimentare, non comune nelle lettere dell'epoca.
Presente sul retro il bellissimo sigillo in ceralacca del Granduca perfettamente conservato.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:34
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Stima: 450 - 600 €
Descrizione:
Lettera con autografo dell'ex Cardinale Francesco Maria de' Medici, redatta dalla Villa Medicea di Lappeggi (FI) il 23 Luglio 1697 ed indirizzata al Capitano di Giustizia di Siena.
Con la presente lettera Francesco Maria de' Medici informa il destinatario che Cosimo III de' Medici Granduca di Toscana (fratello di Francesco) lo ha avanzato alla posizione di auditore della Ruota Criminale (nella provincia senese l'auditore ricopriva uno dei ruoli più importanti, svolgendo compiti sia politici che giudiziari).
La lettera termina con gli auguri del Governatore di Siena per la nuova carica.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:19
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Stima: 650 - 800€
Descrizione:
Bellissima pergamena istoriata firmata da Francesco Farnese, settimo duca di Parma e Piacenza dal 12 dicembre 1694 alla morte. Grazie alla sua opera i Farnese rientrarono a pieno titolo nel centro della grande politica. Pergamena redatta a Piacenza il 25 Aprile 1708 e controfirmata da Maurizio Santi. Patente in pergamena dove si confermano e riconoscono i titoli agli eredi della famiglia Strinati (ramo cadetto), già concessi prima del 1447, in particolare a Geronimo, Bartolomeo, Giovanni Battista, Onofrio e tutti o loro legittimi eredi. Pergamena riccamente istoriata con decorazioni in oro e stemma della famiglia Farnese finemente acquerellato con sigillo in ceralacca e carta. Condizioni: presente un restauro antico che non compromette l'integrità della pergamena.
Documento non comune, particolarmente raro.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:47
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Lettera con autografo di Gian Gastone de' Medici, figlio di Cosimo III de' Medici e Margherita Luisa d'Orléans, settimo Granduca di Toscana, ultimo appartenente alla dinastia dei Medici. Missiva redatta a Firenze il 12 Maggio 1716 ed inviata al Cardinale Francesco Barberini dove il Principe comunica che si occuperà personalmente della questione tra il Cardinale e il Conte Pianetti e che si adopererà per favorirlo. Ad impreziosire ulteriormente la missiva è la firma che appone Gian Gastone de' Medici, che dal 1713 al 1723 (anno dell'incoronazione) fu nominato Gran Principe di Toscana a seguito della prematura scomparsa del fratello Ferdinando rendendolo di fatto l'erede al trono del Granducato.
Nonostante la personalità schiva e poco propensa al governare, Gian Gastone fu costretto dal padre Cosimo III de' Medici a assumere un ruolo più attivo nella politica fiorentina, ma vista l'inadeguatezza del Gran Principe il padre tentò vanamente di restaurare l'antica repubblica fiorentina di Girolamo Savonarola.
Autografo da considerarsi come estremamente raro e di difficile reperibilità.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:22
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Stima: 350 - 450€
Descrizione:
Lettera firmata da Antonio Farnese, ottavo duca di Parma e Piacenza dal 27 febbraio 1727 alla morte. Dopo di lui, attraverso la discendenza di Elisabetta Farnese, regina di Spagna, l'eredità farnesiana passò alla famiglia Borbone di Spagna e successivamente di Napoli. Lettera redatta a Parma, il 3 Febbraio 1728, pochi giorni prima del matrimonio con Enrichetta d'Este; Antonio Farnese ringrazia il destinatario (sconosciuto) per gli auguri ricevuti per le vicine nozze. Antonio decise di sposare Enrichetta d'Este. Per i precedenti vincoli nuziali che erano intercorsi tra le due famiglie, fu necessario ricevere la dispensa papale, che fu accordata. Il matrimonio fu sfarzosamente celebrato il 5 febbraio 1728. La nuova duchessa fece il suo ingresso a Parma il 6 luglio dello stesso anno. Il retro riporta il sigillo in ceralacca e carta della famiglia Farnese.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:23
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Lettera con autografo di Federico Augusto II Re di Sassonia dal 1836 al 1854 e redatta a Dresda, il 28 Febbraio 1846.
Missiva indirizzata presumibilmente ad un Cardinale, il Re si rivolge al destinatario come: "Vostra Eminenza".
La lettera riporta i ringraziamenti per gli auguri Natalizi da parte sua e la Regina, estremamente reverenziali, nei confronti del destinatario "La prego di riceverne l'espressione della nostra viva riconoscenza. Ritornando a Vostra Eminenza voti fervidi per la di Lei costante prosperità, con sentimenti di vera stima".
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:23
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Achille Montecchi del fu Gaetano di Parma, chiede di conseguire la naturalità negli stati regi con dispensa dal pagamento dei relativi diritti e successivamente è riportato l'articolo unico con l'ammissione del suddetto al godimento dei diritti negli stati regi sotto l'osservanza dello statuto fondamentale delle leggi. Presente anche il giuramento di Achille Montecchi, fatto davanti il Ministro degli affari Ecclesiastici datato 6 Marzo 1850. Condizioni: il documento presenta uno strappo nella parte centrale dovuto alla piega del foglio.
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
Termine asta:
03/02/2023 20:25
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Stima: 450 - 600 €
Descrizione:
Bellissima fotografia all'albumina con dedica autografa del Re di Spagna Amedeo I di Savoia-Aosta, unico Savoia sul trono di Spagna, figlio del Re d'Italia Vittorio Emanuele II e capostipite del Ramo Savoia-Aosta.
Fotografia di grandi dimensioni senza datazione ma presumibilmente al periodo appena successivo all'abdicazione del trono di Spagna avvenuta nel 1873, dopo le rivolte per la successione Carlista del 1872 e la guerra d'indipendenza cubana del 1868.
L'immagine immortala il Duca d'Aosta di profilo con abiti civili e alcune piastrine militari.
La fotografia è parzialmente disegnata ad acquerello, coevo dell'epoca, al Duca d'Aosta infatti sono stati aggiunti barba e capelli.
Data la prematura scomparsa, avvenuta a soli 45 anni a causa dell'influenza russa, l'autografo di Amedeo I di Savoia-Aosta è da considerarsi di estrema rarità.
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Stima: 150 - 200€
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Lettera interamente autografa e firmata di Vincenzo Brunetti, commissario, nel 1797, presso i tribunali del dipartimento del Reno, appartenne, nella Cisalpina, al Consiglio dei Giuniori e fu ministro di polizia (10 luglio-19 ottobre 1798) e membro del Direttorio ricostituito dal Fouché (19 ottobre-6 dicembre 1798). Lettera su carta intestata non comune della Repubblica Cisalpina redatta a Milano, il 28 Termidoro Anno VI Repubblicano (15 agosto 1798). Brunetti scrive a Giovanni Guidi per esprimere la sua vicinanza e lo rassicura sulla fattibilità di un loro affare. Presenti i timbri e il sigillo intatto.
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Stima: 450 - 600€
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Lettera interamente autografa e firmata di Vincenzo Gioberti noto presbitero, patriota e filosofo italiano, nonché il primo Presidente della Camera dei deputati del Regno di Sardegna, esponente di primo piano del Risorgimento italiano. Lettera senza datazione ma presumibilmente databile intorno al 1848 ed indirizzata al Sig. Vice Presidente della Camera dei Deputati. Nella missiva Gioberti informa che quel giorno verso le ore 14:00 il Consiglio dei Ministri di Sua Maestà verra convocato alla Camera dei Deputati. Il destinatario sul retro della lettera è anch'esso autografo di Gioberti.
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Stima: 250 - 350€
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Stima: 200 - 250€
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Curiosa lettera interamente autografa di Giuseppe Zanardelli patriota e politico italiano. Militante democratico, partecipò ai moti del 1848 in Lombardia. Fu esule in Toscana, nel 1849, e in Svizzera, nel 1859, per poi tornare a Brescia in occasione della seconda guerra d'indipendenza italiana. Fu ininterrottamente eletto alla Camera dei deputati del Regno d'Italia dal 1860 fino alla morte, militando tra le file della Sinistra storica; dopo che nel 1876 questa formazione politica prese il potere, Zanardelli ricoprì vari incarichi ministeriali in numerosi governi di Sinistra. Lettera redatta a Brescia, il 5 Agosto 1892 ed inviata al celebre artista bresciano Fortunato Canevali. Con la presente lettera, Zanardelli comunica informazioni di natura tecnica al destinatario riguardo all'utilizzo ed il relativo consumo di una cucina economica, specificando che quella tipologia di stufa era la più conveniente per "evitare sprechi di combustibile".
Il lotto è impreziosito dalla presenza di una lettera redatta dagli esecutori testamentari dello Zanardelli, dove il defunto Presidente lascia un regalo per "tutti i suoi amici bresciani"
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03/02/2023 20:32
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Lettera manoscritta con autografo del Generale Francesco Spannocchi Piccolomini, su lettera redatta da Quartier Generale di Arezzo l'11 Dicembre 1800. Con la missiva, inviata ai componenti del Governo provvisorio della Città di Siena, il Generale Piccolomini comunica l'avvenuta liberazione di Arezzo, Cortona e da tutto il Vald'Arno (FI) e che intende proseguire con la sua avanzata e cercare di liberare tutte le province toscane che in quel momento si trovavano sotto il controllo dell'Impero Francese.
Il Generale Piccolomini era a capo dell'Esercito Controrivoluzionario che nel 1800 tentò di liberare le città toscane dalla dominazione francese, attraverso l'insurrezione denominata "Viva Maria" prendendo spunto da un canto popolare bandito dall'Italia per ideali antidemocratici.
La straordinaria importanza della lettera sta nel voler rimettere tutte le province toscane alle antiche dipendenze Granducali (il Granduca Ferdinando III di Toscana in quel momento era stato costretto a fuggire in Austria dall'offensiva Napoleonica).
La missiva comunica inoltre che tutti i disertori o alleati francesi (alcune frange della popolazione erano insorti a favore di Napoleone e vi erano inoltre reggimenti polacchi al soldo dei francesi) saranno giudicati secondo "le leggi ed ordini di S.A.R il Granduca di Toscana".
Grande rarità.
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03/02/2023 20:31
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Stima: 200 - 250€
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Lettera manoscritto con autografo di Enrico Cialdini, noto militare e politico italiano, tra le figure di maggior rilievo militare nel Risorgimento, in particolare durante la campagna piemontese in Italia centrale del 1860, l'assedio di Gaeta, la repressione del brigantaggio postunitario e la terza guerra d'indipendenza italiana. Lettera redatta presso Poggio a Caiano il 2 Luglio 1870. Con la presente missiva il militare Enrico Cialdini ringrazia l"'Onorevole Signore" per avergli inviato copia del discorso che ha pronunciato presso la Camera contro il progetto di legge sui provvedimenti finanziari per l'esercito; lo ringrazia poi e soprattutto per il fatto stesso di averlo pronunciato e esser risultato opportuno e pieno di brio, infine saluta.
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Autografo di Enrico Cosenz Enrico, militare e politico italiano, ufficiale dell'esercito delle Due Sicilie passato alla storia per l'eroica difensiva di Venezia, passò nelle file di Garibaldi e fu poi generale dell'Esercito Regio, capo di Stato Maggiore, deputato e infine senatore del nuovo Regno d'Italia. Lettera redatta a Roma l’11 Aprile 1894. Cosenz scrive ad un'amico generale ringraziandolo per le parole di affetto usate nei suoi confronti e in cui si dice stupito per la generosità dell’Imperatore Guglielmo dimostrata col conferimento delle più distinte croci.
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03/02/2023 20:33
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Lettera interamente autografa e firmata di Oreste Baratieri celebre generale e politico italiano redatta presso Roma il 28 Febbraio 1884. Lettera manoscritta su carta intestata della Camera dei Deputati con firma di Oreste Baratieri nella quale comunica al destinatario, un caro amico, di aver ricevuto in ritardo la sua lettera; dice che il suo reclamo era già stato spedito al Prefetto di Brescia per informazioni e che lui stesso ha scritto al Prefetto dicendogli che la decisione avrebbe dovuto essere favorevole e che la soluzione migliore era che la stessa Direzione provinciale proponesse l'approvazione della trasformazione, che il governo favorisse per quanto possibile le antiche società perché in tal modo l'istituzione si sarebbe posata in più solide basi, che non bisogna essere pedanti, etc etc. Informa poi di aver ricevuto una lettera dal Sindaco e lo ringrazia per quanto sta facendo per lui e della fiducia che gli dimostra. Infine spera che le cose vadano per il meglio, poi saluta.
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Poesia interamente autografa e firmata di Melchiorre Missirini celebre letterato e biografo italiano. Poesia redatta in occasione della prematura scomparsa della primogenita Carolina figlia del Granduca Leopoldo II di Toscana. Poesia senza datazione presumibilmente risalente tra il 1840 e 1845 e perciò redatta in concomitanza con il triste evento.
Nella poesia viene osannata la Principessa Carolina (1822-1841) come "la Donzella Regale su cui Dio ha riposto il cuore".
La poesia prosegue menzionando anche la madre, Maria Anna Carolina di Sassonia, che ritroverà la figlia (la prima moglie del Granduca era deceduta 9 anni prima a causa della tubercolosi).
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Lettera interamente autografa dell'Onorevole Pietro Sbarbaro, celebre scrittore italiano, redatta a Napoli il 4 dicembre 1879 a seguito del Comizio di Napoli per la pace.
All'interno della lunga e copiosa lettera aperta agli Italiani (molto probabilmente si tratta di una bozza di un discorso pronunciato dallo stesso Sbarbaro in una delle sue lezioni all'Università di Napoli) vengono trattati numerosi argomenti "caldi" per l'Italia post unitario: il riarmo della nazione, le terre irredenti e la Presidenza della Repubblica Italiana.
Nella prima pagina e per metà della seconda lo Sbarbaro descrive una netta divisione tra le idee politiche di Agostino Bertani (amico e collega dello Sbarbaro), contro le idee politiche-militari del Generale Mezzacapo (Ministro della Guerra e avversario politico dell'Estrema Sinistra).
La differenza sostanziale nelle due idee politiche è concentrata nel riarmo italiano a seguito delle Guerre d'Indipendenza. A seguito dell'unificazione del 1861 e la breccia di Porta Pia del 1871 la "situazione" Italiana si era del tutto tranquillizzata, ed era pertanto necessario prendere una decisione definitiva per l'esercito, visti i gravosi costi di mantenimento.
"In Italia, come nel resto d'Europa, si trovano a fronte due specie di democrazie, quella retorica, formalista, idealista e massimamente politica, che ha la sua espressione più fedele nell'impresa dell'Italia Iredente e nella filosofia bellica del Generale Mezzacapo e l'altra tutta sollecitudine operosa per la redenzione del proletariato e il progresso positivo della sociale prosperità, che in Sella (Quintino), nel Luzzatti (Luigi) e nel Bertani ha tre interpreti egregi".
Il copioso scritto prosegue, continuando a premere sul discorso delle Terre Irredenti della Corsica, il Canton Ticino, Nizza, Malta, Trento e Trieste e sull'inutilità del riarmo italiano per una Guerra in Europa (dagli anni '80 del XIX secolo la corsa europea fu infatti rivolta al colonialismo africano).
"Il popolo Italiano, ... se vuole le opinioni di Agostino Bertani, sopra altre materie: dica pure, che è un uomo di sfrenata ambizione, un lucifero di orgoglio, che vagheggia in tempo la Presidenza della Repubblica Italiana; ma sappia che Bertani, prima di morire vuole essere Presidente del Consiglio: a che, finito il Carnevale della Sinistra Storica, la Corona dovrà eleggere ad un Ministero presieduto da Q. Sella o la sublime esperienza di un Gabinetto capitanato da Bertani. Nell'uno, come nell'altro caso, il Regno dei politici avventurieri sarà chiuso per sempre, nell'una come nell'altra ipotesi l'Italia del Lavoro e della pace sarà salva e sarà eterna!
Napoli, 4 dicembre 1879 Sbarbaro".
Raro manoscritto autografo di grande interesse.
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03/02/2023 20:36
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Fotografia originale con dedica interamente autografa e firmata di Francesco Torraca celebre letterato e politico italiano. Storico della letteratura, e in particolare dantista di fama internazionale, ha anche pubblicato importanti studi su Boccaccio e sulla cultura medievale e umanistica. È considerato uno dei maggiori critici letterari dell'ultimo ottocento e primo novecento. Ricoprì anche diversi incarichi politici, tra cui quello di senatore del Regno d'Italia. Bella fotografia dell'epoca con passepartout rigido dei Fratelli Alessandri di Roma con dedica interamente autografa e firmata di Torraca: "A Mario Meneghini". Il Meneghini era al centro di un gruppo di amici «romani» (di nascita o di residenza), che lo circondava e gli faceva festa tutte le volte che questi veniva a Roma, in Senato o ai Lincei: Chiarini, F. Torraca, C. Pascarella, T. Casini.
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03/02/2023 20:37
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Lettera interamente autografa e firmata di Adolfo De Bosis celebre poeta, traduttore e dirigente d'azienda italiano, redatta a Parma il 18 Luglio 1890 ed indirizzata ad un Onorevole a Roma. De Bosis comunica alcune informazioni al destinatario riferitegli da persone che hanno interloquito col Relatore: "1° - che oggi si è tenuta tra Consiglieri la conferenza in proposito. 2° - che il Relatore gli ha detto come la rievocazione non sia sostenibile". De Bosis successivamente informa il destinatario che partirà da Parma con le migliori notizie e pubblicherà la sentenza. Presente la busta d'invio anch'essa interamente autografa di De Bosis con timbro in ceralacca con lo stemma impresso in ottime condizioni.
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03/02/2023 20:38
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Stima: 400 - 600€
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Lettera con saluti e firma autografi di Giovanni Gerolamo Albani celebre politico, giurista e cardinale italiano della Chiesa cattolica, nominato da papa Pio V nel 1570. Lettera redatta a Roma il 26 Agosto 1588 ed inviata all'Abate Martinengo. Lettera di carattere privato in cui il Cardinale Albani comunica al destinatario la dipartita del proprio Patriarca. Lettera impreziosita dalla presenza del sigillo in ceralacca.
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03/02/2023 20:44
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Stima: 500 - 700€
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Lettera con autografo del Beato Michele Rua celebre presbitero e educatore italiano. Primo successore di don Bosco, è stato proclamato Beato il 29 ottobre 1972 da papa Paolo VI, fu il primo successore di Don Bosco che contribuì enormemente a far crescere il patrimonio (sopratutto immobiliare) dell'Istituto, che alla sua dipartita contava 341 case in 30 paesi diversi. Lettera su carta intestata dell'oratorio di "San Francesco di Sales - Torino Valdocco" e redatta l'8 gennaio 1869. Il Rua ringrazia per la cospicua donazione ricevuta dal Cav.Ottone, che andrà a "aiutare la posizione di giovani orfani ed indigenti".
Come spesso accadeva, il Rua svolgeva la funzione di segretario di Don Bosco ed anche in questo caso possiamo trovare accanto alla firma la dicitura "Per D. Bosco".
Destinatario manoscritto sul retro, corredato di timbri postali ed un francobollo.
Autografo da considerarsi estremamente raro e di difficile reperibilità.
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03/02/2023 20:40
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Stima: 400 - 600€
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Lettera interamente autografa e firmata del Beato Contardo Ferrini celebre giurista italiano per il quale è stato aperto il processo di canonizzazione ad opera dell'Università del Sacro Cuore di Agostino Gemelli.
Il Ferrini chiede all'amico Alfredo Ascoli se ha ricevuto l'ultimo opuscolo che gli ha mandato, visto che non ha ricevuto risposta.
La missiva termina salutando il destinatario e porgendo cordiali saluti.
Sul retro è presente una nota manoscritta del Ferrini che riporta l'indirizzo del destinatario della lettera: "All'egregio Sig. A. Ascoli, Livorno, Ricasoli 35".
Inizio asta: 27/01/2023 12:00
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03/02/2023 20:41