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Stima: 4000 - 6000€
Descrizione:
Rarissima lettera interamente autografa di uno dei più grandi umanisti di tutti i tempi: il Cardinale Pietro Bembo. Pietro Bembo, amico di Lodovico Ariosto e prezioso collaboratore di Aldo Manuzio scrive una toccante lettera di condoglianze al Conte Brunoro Gambara di Brescia che gli aveva comunicato la morte dell'amato padre Gian Galeazzo. Il Cardinale Bembo, professa e conferma l'estrema sua vicinanza al Conte Brunoro e alla famiglia Gambara tutta, usando queste vibranti parole: "Percioche amando io et tutta la vostra illustre et honorata casa tanto, quanto si sa, senza che io il dica; et voi particolarmente quanto stimo esservi assai chiaro; ragionevole cosa è, che io sia da voi tenuto per tale, quale veggo mi tenete: cioè per huom, che partecipi di tutte le fortune vostre o prospere o averse, che esse siano, al pari di qualunque amico et congiunto vostro. Et come questa nuova m'habbia recato dolor grande." Il Bembo suggella il documento con la propria firma. La notizia della scomparsa di Gian Galeazzo Gambara giunge al Bembo durante il suo cosiddetto periodo padovano, sicuramente uno dei più prolifici letterariamente. In quegli anni infatti il Bembo, con la scusa della cattiva salute, si era trasferito da Roma a Padova ritirandosi a vita privata con l'amante Faustina Morosina della Torre, dalla quale proprio a Padova ebbe ben tre figli. Questa lettera dimostra il grande rilievo che rivestiva il Cardinale Bembo nell'Italia cinquecentesca e di come fosse tenuto in gran conto dalle Signorie e dalle più nobili ed importanti famiglie dell'epoca. La lettera è redatta in grafia umanistica su carta vergata e filigranata; presente il residuo di sigillo e le inconfondibili piegature che la identificano come viaggiata. Sul fronte e sul verso sono presenti delle annotazioni d'archivio coeve alla lettera. Si rilevano tracce di usura della carta alle piegature dovute al passare del tempo, che non compromettono minimamente la lettura e la fruizione del documento. Autografo di incredibile rarità.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:01
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Stima: 800 - 1000€
Descrizione:
Lettera manoscritta redatta dalla famiglia patrizia veneta Marcello con postilla interamente autografa e firmata di Papa Gregorio XVI, al secolo Bartolomeo Alberto (in religione Mauro) Cappellari, è stato il 254º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 2 febbraio 1831 alla morte; apparteneva alla Congregazione camaldolese dell'Ordine di San Benedetto. La missiva, redatta su pregiata carta Bath, è indirizzata al "Beatissimo Padre" Papa Gregorio XVI e contiene alcune richieste della famiglia veneziana. Si legge infatti che nella cappella del proprio villaggio, nella Diocesi di Treviso, vengono officiate alcune messe con regolare cadenza ed il Sig. Alessandro Marcello supplica il Sommo Pontefice di: 1) Realizzare un altare privilegiato per i vivi e per i defunti. 2) Ricevere un'indulgenza plenaria per i primi vespri della vigilia della festa di Sant’Antonio da Padova fino al tramontare del giorno seguente. 3) Ricevere un’indulgenza plenaria dai primi vespri della vigilia della festa di Tutti i Santi, fino al tramontare del dì seguente. Il Papa decide di accordare tutti e tre i privilegi ed appone, in calce, di suo pugno la data, la postilla e la sua firma: “7 Aprile 1845 Pro Gratia ad aliud septennium- Gregorius PP. XVI” (concessione prolungata per sette anni). La lettera è corredata di busta d’invio con dicitura manoscritta.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:12
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Stima: 180 - 200€
Descrizione:
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:03
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Doppio ex indumentis adoperato da Giovanni Melchiorre Bosco, meglio noto come Don Bosco noto presbitero e pedagogo italiano, fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. È stato canonizzato da papa Pio XI il 1º aprile 1934. È considerato uno dei santi sociali torinesi. Il lotto comprende: - un biglietto da visita di Don Bosco con l'ex indumentis e la nota manoscritta della reliquia. - un biglietto con fotografia originale con il brano di abito adoperato da Don Bosco dove Michele Rua manoscrive di suo pugno "In fede Torino, 24 Luglio 1889" e la firma in blu sottostante è a tampone. - il biglietto del Sac. Michele Rua che ne attesta l'autenticità; "è lieto di poter secondare il desiderio della S.V. Benemerita inviandole una piccola memoria del venerato e compianto nostro Padre Don Bosco; nello stesso tempo l'assicura di pregare e di far pregare per la S.V. i suoi poveri orfanelli, che raccomanda vivamente alla sua benevolenza". Presente anche la busta originale e un santino.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:23
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Bellissima e rarissima indulgenza plenaria in pregiata pergamena manoscritta donata dai frati Ospedalieri di Santo spirito in Sassia (Roma) datata 1474.
Con la presente pergamena medievale, realizzata da Fra' Nicola de Aredo, i Frati Ospedalieri di Santo Spirito elargiscono l'indulgenza plenaria al magnifico dottore Gerolamo, per i servigi resi all'ospedale.
La presente pergamena è realizzata in un periodo molto importante per l'Ospedale: dopo la sua fondazione nel 727 D.C, voluta dal Re del Wessex, l'Ospedale era diventato un punto di ritrovo per tutti gli Anglosassoni che si recavano in pellegrinaggio a Roma; fino al 1066 D.C quando i normanni invasero l'Inghilterra, riducendo drasticamente i visitatori dell'Ospedale; questa situazione di incertezza fu colmata da Guido da Montpellier, capo dei frati che fu nominato commissario contro gli eretici in Francia nel XII secolo, portando oro e prestigio nelle casse dell'Ospedale, ma nel 1471 (tre anni prima del documento) un incendio distrusse l'intero complesso e perfino il Papa in persona visitò la struttura distrutta e volle rifinanziare personalmente la ricostruzione dell'Ospedale
A impreziosire ulteriormente la bellissima pergamena è la presenza di una porzione del sigillo in ceralacca originale che raffigura lo stemma dei frati Ospedalieri.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:05
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Stima: 250 - 350€
Descrizione:
Pergamena ufficiale rogata dal notaio Martino Varralia di Bruzzano redatta il 1° novembre 1529. La pergamena riporta inoltre il sigillo in ceralacca ben conservato.
Il notaio chiede all'Imperatore Carlo V d'Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero, un'estensione del privilegio per il popolo del castello di Villa (oggi in rovina) in Valle d'Aosta.
Il bellissimo atto è controfirmato dal giudice per le cause civili Pietro di San Giorgio.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:08
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Splendida pergamena realizzata a nome del futuro Re di Francia Carlo X di Borbone, redatta a Parigi il 12 novembre 1784. La pergamena riporta la firma autografa di Pierre Charles Laurent de Villedeuil celebre politico francese che ricopriva la carica di Segretario di Stato della Casa Reale e la firma a tampone (firma autentica ma realizzata con timbro) del futuro sovrano e Delfino di Francia Carlo Filippo (Charles Filippe). Splendido documento che si presenta in buone condizioni e con leggeri, ma marginali, difetti dati dal tempo e dall'usura.
Con la presente pergamena, il futuro sovrano di Francia (al momento della realizzazione della pergamena era conosciuto come Conte d'Artois e fils de France), comunica di voler inserire Nicolas Dartois (nobile francese) nell'ufficio delle elezioni di Issodun piccolo comune francese nel dipartimento della Loira.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:07
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Autografo particolarmente raro e di difficile reperibilità.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:08
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Stima: 120 - 150€
Descrizione:
Lettera interamente manoscritta e firmata di Giuseppe Borghi noto letterato italiano. Fu grande conoscitore della prosa di Dante e traduttore apprezzato dal greco di Pindaro. Di questo autore pubblicò dapprima una traduzione delle Istmiche, quindi delle Odi. Lettera redatta a Firenze il 22 Maggio 1824 ed indirizzata a Valeriani (Domenico ?) noto scrittore, letterato, professore d'italiano e latino presso privati. Nella lettera Borghi informa il destinatario che è tornato dalla capitale da pochi giorni e si rammarica per non averlo potuto incontrare. Successivamente lo informa che gli farà recapitare una copia del suo Pindaro e gli parla dell'articolo che vuole pubblicare sull'Antologia.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:09
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Stima: 150 - 200€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Melchiorre Missirini noto letterato e biografo italiano.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:10
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Bellissima poesia accompagnata da una lettera, entrambe interamente autografe e firmate dal celebre poeta Giovanni Battista Niccolini. I due documenti, come si evince dal retro della lettera, sono inviate al collega Lorenzo Mancini. Per comprendere bene l’importanza di questo manoscritto, è doveroso contestualizzare alcuni elementi storici. Il Mancini fu un grande sostenitore dell'uso dell'ottava, che condiziona la traduzione con l'obbligo della rima, a differenza del verso sciolto, adottato nelle versioni omeriche sia da Monti sia da Ippolito Pindemonte e considerato più adatto a riprodurre le prerogative dell'esametro. In profonda polemica con i suoi detrattori, tra quali possiamo annoverare i più grandi del tempo, il Mancini scrisse una lettera in difesa della sua traduzione in ottava rima dell'Iliade, pubblicata dalla Biblioteca italiana come premessa al Saggio inedito di traduzione parimenti in ottava rima del cavaliere Vincenzo Monti, relativo al primo libro dell’Iliade. Il Niccolini non si tirò indietro nella critica al Mancini ed infatti nella lettera di accompagnamento alla poesia possiamo leggere: “Parto per la campagna, e come stava Vi consiglio a lasciar la vostra ottava Ecco il mio avviso in versi da Monferrino Ma fate poi quello che credete. Addio V.A. G.Ba. Niccolini” Di grande interesse collezionistico. Condizioni: la poesia riporta un leggero indebolimento in alcune lettere della firma e nella parte finale del manoscritto a causa dell’acidità dell’inchiostro ferro-gallico. Complessivamente ben conservato.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:11
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Stima: 1200 - 1500€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Gabriele d'Annunzio celebre scrittore, politico e militare italiano, su lettera indirizzata al Marchese Pietro Lanza d'Ajeta di Firenze, nel novembre 1896.
Copiosa lettera, redatta su sette pagine minuziosamente scritte, che tratta di numerose argomenti: la famiglia, il lavoro e la curiosa richiesta di una "donzetta".
Nella prima parte della missiva, d'Annunzio comunica al destinatario di aver perso due nipotine, una di sette anni e una di quattro, entrambe della sorella maggiore Anna; continua spiegando che la sorella ormai si è ripresa ed è più calma.
La seconda parte della missiva invece affronta il tema della sua produttività letteraria: d'Annunzio comunica che ha ripreso il suo lavoro interrotto "Il Fuoco" (opera che sarà data alle stampe nel 1900 presso Treves), annuncia inoltre che si è messo a comporre il dramma per le continue sollecitazioni di Sarah Bernhardt "con la fantastica frenesia che è della sua natura" e nomina anche Giorgio Herelle, traduttore francese del dramma "La Ville" interpretato dalla stessa Sarah Bernhardt.
La missiva termina con una richiesta un po' particolare da parte del poeta: vista la fine della relazione con Barbare Leoni, il poeta chiede al Marchese se conosce una "donzetta che abbia la voglia di venire a Francavilla, ci vorrebbe una inglese o una tedesca, non troppo vecchia, di carattere dolce e paziente, e di pretese non troppo gravi".
Interessante lettera che dimostra uno dei periodi più frenetici della vita del giovane poeta Italiano.
Busta con destinatario interamente autografa del Vate.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:13
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Biglietto interamente autografo e firmato di Giosuè Carducci noto poeta, scrittore e critico letterario italiano. Carducci è stato il primo italiano, assieme a Golgi a vincere il Premio Nobel nel 1906.
Molto interessante ed altamente collezionabile.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:13
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Estratto con dedica interamente autografa e firmata di Giosuè Carducci noto poeta, scrittore e critico letterario italiano. Carducci è stato il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nonché primo italiano in assoluto, insieme a Camillo Golgi, a vincere tale premio nel 1906. Estratto dal titolo "Idillii Alpini" - Nuova Antologia, fasc. 16 novembre 1898 (Volume LXXVIII Serie IV) Edito a Roma da Forzani e C. Tipografi del Senato nel 1898. Dedica autografa e firmata di Carducci al poeta toscano Giuseppe Levantini-Pieroni.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:14
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata del celebre naturalista biologo svedese naturalizzato tedesco Karl Asmund Rudolphi, padre dell'Elmintologia (scienza che studi i parassiti e gli effetti che hanno sugli esseri umani o sui loro ospiti) ed eminente studioso delle "Razze umane", su lettera redatta dall'Università di Greisfwald in Pomerania.
Con la presente missiva Rudolphi comunica di non aver potuto lavorare per sei settimane a causa di una severa infiammazione oculare che lo ha tenuto lontano dallo studio e dall'Università.
Il Rudolphi spiega inoltre che sta effettuando numerosi studi anatomici e ringrazia per il libretto sui galli, prosegue poi informando che sta attendendo il libro sull'anatomia del Neerdgards Sunbeard (uccello scoperto da un naturalista svedese nel corno d'Africa).
Termina la lettera missiva elenca le sue pubblicazioni scientifiche in ordine cronologico.
Rudolphi è stato inoltre un importante scrittore ed una delle sue opere più più celebri è il manuale di biologia, Grundriß der Physiologie, la cui prima edizione apparve nel 1821 e che aggiornò fino alla fine della sua vita; in quest'opera Rudolphi sostenne fra l'altro che le "razze umane" dovevano essere considerate come specie, facendo di questo scritto una delle basi del razzismo nei periodi precedenti il nazismo.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:15
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Stima: 120 - 150€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Pietro Ferroni noto matematico italiano. Lettera redatta a Firenze il 10 Giugno 1809 ed indirizzata a Domenico Valeriani a Milano. Il Ferroni ci tiene a far sapere al Valeriani, Membro dell'Accademia della Crusca, che è uscito in negozio il suo libro: "Operetta con tre tavole in rame contenente disegni ed illustrazioni geometrico-storiche di questo bel ponte di S. Trinità" in 300 copie. Successivamente il Ferroni chiede al Valeriani di congratularsi con il Cav. Monti per la sua pubblicazione e di salutare da parte sua il Boselli, il Vecchi e tutti i membri di tale accademia.
Autografo curioso e di non facile reperibilità.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:16
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Stima: 800 - 1200€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Pierre-Simon Laplace, marchese di Laplace celebre matematico, fisico e astronomo francese. Fu uno dei principali scienziati del periodo napoleonico, nel 1799 nominato ministro degli interni da Napoleone, che nel 1806 gli conferì il titolo di conte dell'Impero, nominato poi anche marchese nel 1817, dopo la restaurazione dei Borbone. Lettera datata 14 Luglio 1810. Lettera di accompagnamento ad uno scritto trasmesso al Sig. Paoli riguardo alla stampa di alcuni volumi per l'Istituto.
Al Laplace attestiamo numerose scoperte scientifiche, quale la prima intuizione sulla possibilità dell'esistenza del buco nero (fenomeno celeste ancora molto dibattuto dalla comunità scientifica), oltre a numerose scoperte nel campo della teoria della probabilità e nella fisica per quanto riguarda il suono.
Autografo particolarmente raro e ricercato.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:17
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Stima: 600 - 800€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi, spesso citato come Simondo Sismondi celebre economista, letterato e storico svizzero. Interessante lettera in francese, redatta a Firenze il 7 Febbraio 1837 ed indirizzata ad una non specificata signora. Il Sismondi, per rispondere ad una domanda a lui rivolta dalla donna, copia uno stralcio del suo saggio sulle colonie.
Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi, è considerato ancora oggi uno dei più celebri economisti della sua epoca, ancora oggi ricordato per essere tra i precursori del socialismo.
Autografo estremamente raro e di grande interesse collezionistico.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:18
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Stima: 300 - 400€
Descrizione:
Splendida lettera interamente autografa e firmata del celebre anatomista tedesco Rudolph Wagner, coscopritore della cellula ovocita. Svolse rilevanti studi sul sistema nervoso e sui gangli, oltre che a importanti studi sulla paleoantropologia attraverso lo studio dei resti dell'uomo di Neanderthal.
Con la presente lettera, inviata ad un interlocutore sconosciuto, il professore comunica dei suoi ultimi sviluppi professionali con il Dott. Hiesmann e dei suoi futuri molteplici viaggi a Pisa (viaggi che non verranno compiuti a causa della prematura scomparsa del professore dovuta alla tubercolosi alcuni mesi dopo l'invio di questa lettera).
La missiva prosegue e termina spiegando i rapporti che intercorrono tra il Prof. Hermann di Amburgo e il Prof. Wagner.
Interessante e rilevante lettera che testimonia l'interesse nella ricerca del professor Wagner nonostante la dura malattia che lo affliggeva.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:19
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Stima: 150 - 200€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Bonifazio Asioli celebre compositore italiano redatta a Milano. Nel 1808 durante il Regno d'Italia napoleonico, fu fondato con decreto del 18 settembre 1807, firmato dal viceré Eugenio di Beauharnais, il primo Regio Conservatorio di Musica di Milano, l'attuale conservatorio "Giuseppe Verdi". Asioli, tra i più grandi precettori dell'epoca, fu chiamato a coprirne le cariche unificate di Direttore, Maestro di composizione e Censore. Copiosa lettera di stima indirizzata al Presidente dell'Accademia (non specificato), di cui Asioli fu membro. Nella lettera Asioli si congratula con il destinatario per il lavoro svolto per tale istituto ed esprime sue incertezze: "Se io credessi di potermi onorare del titolo di Accademico, ciò che io non farò non avendo pertanto dato al mio assenso, io non esiterei un sol momento nel mettermi a capo della Confederazione letteraria ch'ella propone per chiedere non solo che il Presidente sia Italiano, ma che l'istitutore e fondatore dell'Accademia sia il Presidente. Ma parendomi giustissimo che un individuo estraneo all'Accademia non debba intromettersi nelle differenze di detta Accademia (...). Non vorrei che questa mia determinazione fosse attribuita a mancanza di stima né a lei, né all'Accademia, al qual Corso mi farò sempre un'onore di essere iscritto, e contribuire per quanto lo permette il mio impegno e le mie ristrette cognizioni nella Musica (...)". La lettera è firmata da Asioli in qualità di Maestro e Direttore della Real Musica.
Bellissimo cimelio della storia della musica italiana.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:22
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Stima: 1500 - 1800€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Gioachino Rossini celebre compositore italiano. Più importante compositore italiano della prima metà del XIX secolo e uno dei più grandi operisti della storia della musica, per la precocità e la velocità di composizione Rossini è stato soprannominato il "Mozart italiano". Definito da Giuseppe Mazzini "un titano". Lettera redatta da Bologna nel 1838 (come si evince dal timbro postale d'invio) ed indirizzata al Sig. Cipriano Ghedini Direttore del Teatro Reale italiano di Parigi. Rossini ringrazia per la lettera del fratello avvocato con la quale aveva ricevuto consiglio circa la vendita di alcuni fondi Portoghesi e comunica una buona strategia finanziaria. Nel contempo lo indirizza al Sig. Martiny, suo amico e capo della casa Rothschild (noti banchieri famosi in tutta Europa affinché riceva assistenza per gli investimenti). La lettera prosegue con altre richieste, e viene più volte citato il Maestro Filippo Celli, celebre operista molto legato a Rossini con il quale collaborò al Barbiere di Siviglia nel 1821.
Cimelio di grande interesse di difficile reperibilità.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:21
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:22
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Giovanni Bottesini noto contrabbassista, compositore e direttore d'orchestra italiano. Lettera redatta mercoledì 30 luglio senza datazione.
Bottesini comunica ad un carissimo amico il perfetto andamento del concerto che si è svolto nella settimana e comunica inoltre che sta provando alcune novità per il concerto di venerdì.
Giovanni Bottesini ebbe l'onere e l'onore di dirigere in Messico la prima dell'Inno nazionale Messicano nel 16 maggio 1854, cantato dall'italiano Lorenzo Salvi e successivamente diresse la prima assoluta dell'Aida di Giuseppe Verdi, così bene che il celebre compositore si adoperò per farlo nominare direttore del Conservatorio di Parma.
Autografo non comune.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:30
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Stima: 600 - 800€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Amilcare Ponchielli noto compositore, direttore di banda e docente italiano. Lettera redatta a Milano, il 28 gennaio 1884 ed indirizzata al Maestro Salvatore Autieri-Manzocchi. Con la presente missiva, il Ponchielli, che aveva appena ricevuto la cattedra al Conservatorio di Milano, comunica al Maestro di avergli restituito lo spartito "Stella" con le correzioni richieste e più nel dettaglio comunica: "In un brano a tre voci c'è una battuta assai pericolosa, difficile e diciamolo, pure brutta... Non si potrebbe cambiarla? Anche a pag. 132 marcai un salto pel quale sarà indispensabile modificare nelle parti d'orchestra". La missiva termina con il Ponchielli che spiega alcuni dettagli che sarebbero dovuti essere sistemati per permettere alla moglie Teresa Brambilla di poter cantare l'opera: "Mia moglie canta tutto nel tono come sta, perciò niente fronzoli".
Fu proprio la moglie Teresa Brambilla, importante soprano, ad interpretare in quell'anno l'opera Stella.
Interessante missiva che descrive l'elevata professionalità e maestria del compositore italiano.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:27
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Lettera interamente autografa del celebre attore inglese Henry Irving, passato alla storia per essere stato il primo artista a ricevere il cavalierato per i suoi meriti nel 1895; fino a quel momento tale onorificenza era solitamente concessa alla sole persone meritevoli in campo militare o scientifico. Lettera senza datazione redatta su carta intestata del Lyceum Theatre di Londra.
Con la presente lettera, Irving comunica alla signora Edcastel che sta cercando di creare un'opportunità di recitare alla figlia per portarla poi in teatro il prima possibile.
All'inizio del 1871, sotto la guida di Hezekiah Linthicum Bateman e sua moglie, Irving iniziò le sue rappresentazioni nel teatro Lyceum ed eseguite anche molte opere di Shakespeare. Irving iniziò a rappresentare il melodramma francese The Bells, dove recitava nella parte di un borgomastro perseguitato da fantasmi. Per 150 notti vi fu il tutto esaurito, tempo eccezionale per l'epoca. Charles I, nel 1872 fu un altro successo, con un tutto esaurito per 180 notti. Nel 1874, Irving recitò nell'Amleto, probabilmente il suo più grande trionfo, venendo messo in atto per 200 notti di cui almeno la metà col tutto esaurito. Nel 1878, dopo la morte di Bateman, Irving prese l'incarico di dirigere il teatro dalla sua vedova.
L'autografo è accompagnato da una bellissima fotografia all'albumina originale dell'epoca raffigurante Henry Irving.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:25
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Marco Praga noto commediografo e critico teatrale italiano. Lettera redatta a Milano il 17 gennaio del 1891 ed indirizzata al compositore Carlo Enrico Pasta, figlio di Giuseppe Pasta (marito della storica cantante Giuditta Pasta).
Praga comunica al Pasta di avergli inviato una copia delle "Vergini" (opera di maggior successo teatrale del compositore). La lettera continua con una titubanza del Praga: "Tutte queste ragazze d'arte vorrebbero fare quella parte, che ci si sentano in carattere? Certo la Giannini avrebbe sia il fisico che la verve adatte alla Mimì (personaggio protagonista dell'opera del Praga)".
Bellissima lettera che testimonia l'amore e la cura del Praga nei confronti delle sue opere e la scelta minuziosa di tutte le parti che andranno a comporre le "Vergini".
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
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21/09/2023 20:26
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Stima: 350 - 450€
Descrizione:
Decreto manoscritto con autografo di Camillo Benso Conte di Cavour celebre politico, patriota e imprenditore italiano. Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d'Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica. Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, dell'anticlericalismo, dei movimenti nazionali e dell'espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell'Austria e degli stati italiani preunitari. Il Conte firma il documento in qualità di Ministrò dell'Agricoltura e del Commercio.
Decreto redatto a Torino il 5 febbraio 1851.
Con il presente decreto, inviato al Conte Gabaleone di Salmour, Cavour conferma la ricezione di due progetti, uno relativo ad uno studio agricolo per il comune alpino di La Motte Servolex (grande comune francese nei territori della famiglia Savoia) e l'altro con il piano di attuazione del progetto per il comune.
Il documento riporta un taglio in corrispondenza della prima pagina, senza perdita di testo.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:27
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Stima: 250 - 350€
Descrizione:
Autografo del Conte Josef Radetzky celebre feldmaresciallo austriaco. Nobile boemo, fu a lungo governatore del Lombardo-Veneto. Con un servizio nell'esercito austriaco durato oltre cinquant'anni, è ricordato per essere stato il comandante dell'esercito austriaco durante la prima guerra d'indipendenza italiana.
Il documento riporta un leggero strappo nella prima pagina, senza perdita di testo.
Materiale particolare e di difficile reperibilità.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:29
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Stima: 150 - 200€
Descrizione:
Splendido cimelio incorniciato con autografo del Generale Nino Bixio, generale garibaldino protagonista nella maggior parte della battaglie decisive per l'Unità d'Italia ed uomo fondamentale per l'Unità d'Italia.
Acclusa all'autografo, una riproduzione moderna di una fotografia originale del Generale Bixio.
Splendido cimelio per gli amanti del Risorgimento italiano.
Dimensioni del frammento autografo 4x2,5 cm
Dimensioni cornice: e 31,5x21,5 cm.
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Termine asta:
21/09/2023 20:30
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Stima: 80 - 120€
Descrizione:
Lettera interamente autografa e firmata di Ubaldino Peruzzi noto politico italiano, gonfaloniere di Firenze, sposato con Emilia Toscanelli, fu sindaco di Firenze e uno dei primi ministri del neonato Regno d'Italia. Il Peruzzi comunica al destinatario, Ingegnere Edoardo Philipson, di essere andato al Ministero per i lavori pubblici per un affare comune, riferendogli di aver consegnato le carte al D. Grazia.
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Termine asta:
21/09/2023 20:30
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Stima: 1500 - 1800€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo di Enrico IV di Borbone, detto Enrico il Grande, fu re di Francia, primo della Casa di Borbone. Lettera redatta dal campo di battaglia di Clermont l'8 Settembre 1590, nel contesto dell'ottava guerra di religione francese. Nonostante Re Enrico IV morì prematuramente, assassinato a soli 57 anni, è considerato tutt'oggi un regnante di grandissimo rilievo, in particolar modo per le politiche europee dell'epoca ed a lui si attribuisce la celeberrima frase "Parigi val bene una messa".
Nel 1589 subentrò a Enrico III di Francia, essendo erede presuntivo per la morte del Duca d'Angiò, aprendosi la strada per Parigi solo nel 1594, dopo avere compiuto l'abiura della religione calvinista, divenendo il primo monarca del ramo Borbone della dinastia dei Capetingi ad assurgere al trono.
Con la presente missiva Enrico IV ordina ai suoi luogotenenti di movimentare alcune truppe e uomini nel Ducato d'Aquitania, in particolare nella Contea calvinista di Poitiers, molto legata agli ideali del frate Giovanni Calvino, il celebre umanista francese che nel corso del sedicesimo secolo tentò di riformare la Chiesa cattolica Francese.
Enrico IV di Francia chiede al suo luogotenente Monsieur de Laurdyer di riunirsi al General de la Boillaye per "rimediare ai malvagi disegni che i nemici fanno contro il suo servizio a Poitou", ordinando di inviare poi le migliori truppe dopo essere passate dall'arsenale.
L'autografo di Enrico IV di Francia deve essere considerato come uno tra i più richiesti e più collezionati nella storia moderna.
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Termine asta:
21/09/2023 20:31
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Stima: 400 - 600€
Descrizione:
Lettera patente su carta intestata di Gian Gastone de' Medici firmata da Carlo Rinuccini che, nel 1716, assunse le cariche di segretario di guerra e consigliere di Stato, alle quali aspirava già dieci anni prima, quando risiedeva presso la corte di Filippo V. Documento redatto a Firenze, il 22 Dicembre 1735. Con il presente documento, si stabilisce l'elezione a Governatore della provincia di Lunigiana per il Maestro di Campo Barone Ferdinando Velluti, già al comando della Fortezza di Siena e della Banda di Poggibonsi. Il documento riporta la firma a tampone di Gian Gastone de'Medici in qualità di Granduca di Toscana ed è firmato in calce da Carlo Rinuccini. In calce è inoltre riportato il sigillo in ceralacca e carta con lo stemma della famiglia Medici.
Come segretario di guerra, che fino al 1739 conservò anche la soprintendenza su tutte le materie, sia militari sia civili, ossia commerciali, dei porti di Livorno e Portoferraio e sulle attività dei loro governatori e del tribunale labronico, difese e fece osservare i vincoli derivanti dallo statuto di neutralità del Granducato anche agli spagnoli. Le sue responsabilità si estendevano a tutta la sfera delle relazioni internazionali. Fu lui a trattare la richiesta del sostegno spagnolo, nel trattato di pace da farsi a Cambrai, al mantenimento della successione toscana nella persona dell’elettrice palatina. E a lui, nel 1731, quando si prospettava l’effettivo cambio dinastico a favore di Don Carlos, il granduca Gian Gastone affidò la plenipotenza, assieme a Jacopo Giraldi, di negoziare, sempre insieme al domenicano Ascanio.
Documento di grandissimo interesse, in particolare per la storia medicea: meno di due anni dopo la redazione di questo documento, terminerà la gloriosa dinastia toscana.
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Termine asta:
21/09/2023 20:33
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Stima: 350 - 500€
Descrizione:
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:34
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Stima: 180 - 220€
Descrizione:
Lettera manoscritta con autografo del Re delle Due Sicilie Ferdinando I di Borbone, redatta a Napoli il 14 agosto 1818 ed indirizzata ad un destinatario sconosciuto.
Con la presente missiva il Re delle Due Sicilie comunica di aver ricevuto le due lettere inviategli, una dal destinatario della comunicazione ed una dal Marchese Ruffo.
Nel testo il Re comunica di essere lieto che "la fabbrica di Finestroni si era principiata" e che l'appartamento della Principessa sarà scevro di ogni odore.
Continua poi richiedendo alcune informazioni circa delle piante che sembrano piuttosto rare: "Resto inteso di tutte le ricerche da voi fatte per la pianta del Lavoro che ha l'odore di Cannella, che non si è ritrovata, ed ho gradito la commissione che avete già dato per le Cipolle dal Fiore Corona Imperiale" (trattasi della pianta Fritillaria imperialis celebre pianta nota nel nord Europa e dipinta perfino da Van Gogh).
Come di consueto per le lettere di Ferdinando I di Borbone del periodo post napoleonico, il testo è interamente compilato dal segretario, mentre il destinatario in alto "Caro Anscaldi(?)" e la frase di chiusura e la firma, "Affezionato Ferdinando" sono autografi del Re.
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21/09/2023 20:34
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Stima: 250 - 300€
Descrizione:
Incredibile e raro documento in copia conforme all’originale, del testamento di Sua Maestà la Regina di Savoia Maria Cristina di Borbone-Napoli, datato 16 Marzo 1849.
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21/09/2023 20:36
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Stima: 150 - 200€
Descrizione:
Autografo di Vittorio Emanuele II di Savoia Re d'italia, primo Re dell'Italia Unita e definito il Re Galantuomo.
L'autografo è accompagnato da un inno di guerra originale per l'Esercito Italiano, scritto nel 1866 dal poeta Angelo Brofferio e musicato dal Prof. Enea Brizzi per incitare le truppe nella terza guerra d'Indipendenza Italiana (l'Italia conquistò il Veneto e il Friuli, oltre alla provincia di Mantova).
Le dimensioni sono: 41x31 cm la cornice, 16,5x5,3 cm l'autografo del Sovrano d'Italia.
Cimelio molto interessante per la storia del risorgimento.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:41
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Stima: 150 - 200€
Descrizione:
Autografo di Amedeo I di Savoia, unico Re di Spagna della dinastia Savoia e soprannominato El Rey Caballero. Amedeo I di Spagna era figlio del primo re d'Italia Vittorio Emanuele II di Savoia. Membro della Casa Savoia, fu re di Spagna dal 2 gennaio 1871 all'11 febbraio 1873 e primo duca d'Aosta, capostipite del ramo Savoia-Aosta. A causa della sua prematura scomparsa, avvenuta a soli 45 anni a seguito dell'influenza russa, i suoi autografi sono particolarmente rari e ricercati.
Frammento autografo inserito in una cornice di legno, impreziosito da una riproduzione moderna della fotografia realizzata al momento dell'incoronazione a Re di Spagna,
Dimensioni della cornice: 41x31 cm,
Dimensioni dell'autografo: 12x3,5 cm.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:53
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Stima: 150 - 200€
Descrizione:
Autografo di Umberto I di Savoia Re d'Italia dal 1878 al 1900. Fu un monarca con tendenze autoritarie, tali da costargli tre attentati durante il suo regno. L'ultimo, avvenuto nel 1900 a Monza, gli costò la vita. Acclusa all'autografo, una riproduzione moderna di una fotografia originale di Umberto I di Savoia. L'autografo e la fotografia sono state finemente incorniciate in una cornice in legno con dorature color oro. Dimensioni cornice: 28,2 x 22,2 cm
A seguito della sua prematura scomparsa, il suo autografo è richiesto e collezionato.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
Termine asta:
21/09/2023 20:39
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Stima: 7500 - 9000€
Descrizione:
Importante ed estremamente rara lettera con firma autografa di Napoleone Bonaparte indirizzata al Generale Henri-Jacques-Guillaume Clarke, Duca di Feltre. La missiva, redatta interamente in francese, contiene ordini militari cruciali indirizzati dall'Imperatore dei Francesi all'allora ministro della guerra, il Generale Clarke. Napoleone comanda infatti di trasmettere l'ordine di trasferimento al Generale Martin e Lasalle, avendo bisogno di uno o due ufficiali per comandare la divisione di cavalleria e di scrivere un'ulteriore dispaccio di guerra per dare l'ordine ai generali di brigata Bron, Picard e Daumay di recarsi, senza dilazione e con sollecitudine, a Parigi. Indipendentemente dall'ordine già inviato al Maresciallo Jourdan, chiede di inviare il medesimo ordine al generale Kellermann per il generale Bron. "Inviate ugualmente in duplicato l'ordine al generale Picard che «quel'on m'assure être à Vittoria» (che mi si assicura essere a Vittoria). Prego che Dio vi protegga". Questo documento è da considerarsi un dispaccio di guerra importantissimo considerate le direttive impartite da Napoleone ai vari generali dell'Impero in un periodo così cruciale per la campagna espansionistica napoleonica, come vedremo di seguito. Questa importantissima lettera è da contestualizzarsi all'interno di questi due fondamentali conflitti bellici ed è la prova tangibile di come Napoleone avesse l'attitudine ad impegnarsi con successo su più fronti e conferma il suo indiscutibile genio militare. Infatti, tutti i militari citati nella missiva si trovavano, alla data del documento, nella penisola iberica (Kellermann ad esempio, destinatario del messaggio per il generale Bron, si trovava in Spagna, avendo sostituito da poco Jean Baptiste Bessières) e verranno richiamati per essere impiegati al comando dei battaglioni impiegati nelle guerre in corso in Germania e Austria. Come di consueto, tutte le comunicazioni ufficiali di Napoleone Bonaparte sono redatte su carta ad alta grammatura impreziosita dal taglio oro.
La lettera è infatti redatta il giorno precedente alla battaglia di Medellín, sanguinoso episodio per la conquista della Spagna da parte di Napoleone I, combattuta il 28 marzo 1809 durante la guerra d'indipendenza spagnola. Le truppe francesi, agli ordini del maresciallo Claude-Victor Perrin e quelle spagnole, agli ordini del generale Don Gregorio Garcia de la Cuesta si scontrarono tra Medellín e Don Benito.
Il maresciallo Victor iniziò la sua spinta verso sud, con l'obiettivo di distruggere l'armata dell'Estremadura, comandata dal generale de la Cuesta, che batté in ritirata. Quest'ultimo ricevette il 27 marzo il rinforzo di 7.000 soldati e, piuttosto che continuare a ritirarsi, decise di affrontare i francesi. La battaglia, terminata con la vittoria francese, segnò il primo sforzo importante dei Francesi per occupare la Spagna meridionale.
Campagna di Germania e d'Austria
Questa serie di battaglie costituì una delle campagne più celebri e sanguinose della quinta coalizione antifrancese che durò dall'aprile al 14 ottobre del 1809.
Fu proprio nel corso di questa campagna che Napoleone e la Grande Armata subirono la loro prima grande sconfitta, ad Essling, il 22 e 22 maggio. La battaglia vide soccombere per la prima volta un maresciallo dell'impero, Jean Lannes, uno dei più fidati e valorosi, che perse la vita durante la battaglia. Le reazioni successive della Grande Armata videro segnate le vittorie di Eckmühl, Ratisbona e soprattutto Wagram; questi importanti risultati bellici permisero all'impero napoleonico di assicurarsi l'egemonia sul continente europeo.
Il fatto più rilevante, sancito dagli ordini di Napoleone Bonaparte contenuti in questa missiva, è quello inerente al celebre generale Antoine Charles Louis de Lasalle, citato in testa al manoscritto: egli verrà infatti inviato da Napoleone per partecipare alla campagna di Germania e d'Austria, e, dopo essersi distinto ancora una volta a Essling, perderà la vita colpito da una pallottola in piena fronte nelle ultime ore della battaglia di Wagram il 6 luglio 1809.
Inizio asta: 14/09/2023 12:00
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21/09/2023 20:49